Stagione 1

Episodio 7:
Perché te lo sei portato?


Gentleman Jack nei diari di Anne Lister

In copertina: screenshot dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Ann Walker è ormai in Scozia ed Anne Lister riprende i preparativi per la sua partenza: ora più che mai è importante portare via il pensiero e andare via da Shibden. Un nuovo domestico, un buon piano di viaggio e un’altrettanto buona compagnia. Tutto è previsto in dettaglio... o quasi.

Avviso
Per restare fedeli ai diari, nella traduzione delle trascrizioni possono essere presenti trigger emotivi ed espliciti riferimenti sessuali.

Al momento di questa stesura, Gentleman Jack non era ancora andato in onda in Italia, per cui sono possibili divergenze rispetto ai dialoghi italiani, che qui riportiamo nella nostra traduzione, fedele agli script originali degli episodi della versione integrale, andata in onda su BBC.

Cliccando sulle date e sui riferimenti SH:7/ML/E/- è possibile aprire le pagine originali dei diari di Anne Lister sul sito WYAS.

Thomas Beech, per servirla

Una ventata fresca arriva a Shibden Hall quando arriva Thomas Beech, il sostituto di George Playforth che accompagnerà Anne in viaggio. Anne lo accoglie durante la colazione, senza troppe cerimonie, e impartisce disposizioni per la sua livrea.

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Thomas Beech era la persona indicatale da Mariana nella lettera che abbiamo già visto. Anne raccontò del suo arrivo il 6 maggio 1833:

"A casa alle 9 ½ circa, ho trovato che il nuovo domestico Thomas Beech era arrivato. Molto soddisfatta di come si presenta [...] Dopodiché ho ricevuto Lowe, il sarto. Ho ordinato la livrea per Thomas. Gli ho fatto prendere le misure per il cappotto e tutto il resto e ho detto che la livrea doveva essere pronta a York giovedì mattina (ho specificato che volevo un buon tessuto) e che a giorni gli avrei fatto sapere che altro avrei voluto ancora."

Dal diario di Anne Lister, 6 maggio 1833, traduzione.

"Home about 9 ½ - found new man servant Thomas Beech arrived - very well satisfied with his looks [...] then had Lowe the tailor - ordered dress suit for Thomas - had him measured for great coat and everything, and said the dress suit was to be in York on Thursday morning (particular about having a good cloth) and I would let him know in a few days what more I wanted." Dal diario di Anne Lister, 6 maggio 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0054]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Abbiamo deciso di non scriverci

I preparativi alla grande partenza di Anne comprendono una visita a Steph Belcombe a York, per pregarlo di contattarla qualora avesse notizie da Miss Walker, dal momento che hanno concordato di non scriversi. Una lettera dalla sorella di Ann è però già arrivata al dottore: sulla via della Scozia non si sono più fermati per alcun consulto medico. I fatti sono lampanti per Anne: i Sutherland non vogliono aiutare Ann, ma farle sposare il loro parente per appianarne i debiti. La risposta di Steph Belcombe la sorprende: secondo lui Ann è più forte di quel che si creda.

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Il 2 marzo 1833 Anne ricevette una lettera:

"Una lettera di 1 pagina e ½ dal Capitano Sutherland, datata Inverness mercoledì 27 [febbraio] …] ‘Miss Walker ha proseguito il viaggio così bene dopo la partenza, che ho potuto dedurre che le speranze che nutrivo si sono felicemente avverate’ […] ha declinato l’idea del consulto medico e il Capitano S- ha creduto opportuno non fare pressione e ancor più convincerla che aveva solamente bisogno di aria fresca ed esercizio. Hanno continuato da Dunkeld a Inverness il 26 e lei non ha avuto alcun problema. Fine dell’esaurimento! Continuerà a migliorare? O si stancherà della Scozia e vorrà tornare?."

Dal diario di Anne Lister, 2 marzo 1833, traduzione.

"Letter 1 ½ page dated Inverness 27th ultimo (Wednesday) from Captain Sutherland [...] ‘Miss Walker continued so well from the hour of our departure that I could only intimate that the anticipations I entertained were happy realized’ [...] declined having medical advice and Captain S- thought it best not to urge it, and more judicious to persuade her she wanted nothing but air and exercise – traveled from Dunkeld to Inverness on the 26th and she suffered no inconvenience - So much for nervousness! Will she continue better? or will she tire of Scotland and want to be back again?" Dal diario di Anne Lister, 2 marzo 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0024]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

È vero che prima della partenza di Ann per la Scozia avevano “pensato che sarebbe meglio non mi scrivesse, non cominciare una corrispondenza. Io potrei avere sue notizie da sua sorella. Essendo io all’estero e la sorte delle lettere a volte incerta, dovrò essere cauta – aprire con ‘Cara Miss Walker’ e chiudere con un ‘sinceramente vostra’. Lei ha risposto che farà quel che preferisco, ma che avrebbe scritto più volentieri a me che a chiunque altro” (22 gennaio 1833).

In realtà la corrispondenza tra le due ci fu eccome, sia diretta che mediata. Anzi, cominciò ancora prima che Ann fosse giunta a destinazione a Udale.

"C’era una grande cassa dalla Scozia (credevo fossero i salici da Coll House!!!). Washington mi ha chiesto se avessi ricevuto notizie da Miss W- [Walker], dato che la cassa arrivava da lei. No! Ho detto, Non sto aspettando nulla da lei. E non ho sentito nulla… conteneva un tavolino rotondo di palissandro […] e un biglietto, che ho aperto prima di vedere che era destinato a mia zia, datato Edinburgo, 25 febbraio 1833 ‘Miss Walker spera che Miss Lister vorrà accettare questo piccolo tavolo, confidando che possa esserle utile per appoggiare i suoi lavori. Miss Walker vi prega di porgere i suoi più cari saluti a tutta la famiglia a Shibden Hall’. Ho portato il tavolino nella stanza piccola perché mia zia lo potesse vedere, dicendole del biglietto, ma non gliel’ho dato né letto ad alta voce […] Ho riletto e dato a mia zia il biglietto di Miss W- . Mia zia pensa che Miss W- non mi voglia lasciar sfuggire. Ho detto che questa sarebbe stata l’ovvia interpretazione per il tavolo, se fosse stato spedito da una persona più disincantata, ma da Miss W- non so che dire, lei potrebbe anche intenderlo come un riconoscimento per tutte le mie attenzioni e la mia gentilezza."

Dal diario di Anne Lister, 13 marzo 1833, traduzione.

"There was a large box from Scotland (thinking it must be willows from Coll house!!!) Washington asked me if I had heard from Miss W- [Walker] as the box was from her - said no! I expected nothing from her - had heard nothing of it […] it contained a round rosewood table, [...] a note appended – had opened and read it before I saw that it was addressed to my aunt dated Edinburgh February 25th 1833 ‘Miss Walker hopes Mrs. Lister will do her the favour to accept the small table which she trusts may prove a useful appendage to her work - Miss Walker begs to present her very kind regards to all the family at Shibden Hall’ - had the table in the little room for my aunt to look at telling her of the note but did not give it her or read it aloud [...] Read and gave my aunt Miss W-'s note my aunt thinks Miss W- means not to let me escape her this I owned would be the natural interpretation of the table if sent by a person knowing the world but from Miss W- I know not what to make of it she may mean it as a sort of acknowledgment of all my attention and kindness." Dal diario di Anne Lister, 13 marzo 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0028]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

"Ho scritto 3 pagine a Miss Walker e poi sono andata nell’altra stanza alle 9.55, poi in camera mia alle 10.55. Ho letto a mia zia la lettera [...] ‘eppure i sentimenti possono insorgere rapidi senza essere passeggeri, e ciò che è durato decine d’anni non è la bolla d’aria d’un momento, né la vana immagine di un futile sogno’."

Dal diario di Anne Lister, 14 marzo 1833, traduzione.

"Then wrote 3 pp. and ends to Miss Walker and went into the other room at 9 55/.. and came to my room at 10 55/.. - read my letter to my aunt [...] ‘yet feeling may be quick without being transient and that which has lasted a dozen years is neither empty bubble of a moment nor the vain imaging of an idle dream’." Dal diario di Anne Lister, 14 marzo 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0028]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

"Lettera di 3 pagine da Miss Walker, datata ‘Udale, 25 marzo 1833’. Avrebbe scritto anche prima, ma ha aspettato – invano – di sentirsi meglio. Il suo morale sembra più basso che mai. Non le interessano nemmeno più tanto i bambini […] non ha consultato il Dr. Abercrombie. La salute fisica va bene, e non c’è un medico che possa curarle la mente […] ‘Ogni progresso che faccio un giorno lo perdo il giorno successivo e le mie paure crescono, incombendo su di me. Sono davvero convinta che cambiare aria ti farà stare meglio e che tutta l’infelicità che ti ho causato si risolverà in bene, anziché in male [...] Qualunque cosa io faccia non mi dà pace, sento il desiderio di te più di quanto non possa dire, di pensare a te quando ho bisogno. Non posso dimenticarti, né poche settimane o mesi possono cancellare il ricordo del passato’."

Dal diario di Anne Lister, 30 marzo 1833, traduzione.

"Letter 3 pp. from Miss Walker dated ‘Udale March 25th 1833’- would have written more immediately but waited to say she was better –in vain – her spirits seem low as ever – she has not even the same interest in the children [...] did not consult Dr. Abercombie – her body health good and no physician can cure the mind [...] any progress that I make one day I lose the next and my fears accumulate upon me I fervently trust change of scene will be more beneficial to you and that all the unhappiness I have caused you will eventually be productive of good instead of evil […] ‘but whatever I do it brings me no peace I feel inexpressibly your desire to remember you in case of need I cannot forget you nor can a few weeks or months obliterate remembrance of the past." Dal diario di Anne Lister, 30 marzo 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0035]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Passarono i mesi e le due donne continuarono a scriversi. Anne addirittura le propose nuovamente di viaggiare, scrivendo che sarebbe andata fino a Udale per lei:

"York, mercoledì 8 maggio 1833. Ti ringrazio tantissimo per la tua lettera, di cui solo mi spiace non sia stata scritta in un momento più felice. Ho pensato a te spesso e tanto, e con preoccupazione. Mi hai detto che la mia ultima lettera è stata come un raggio di sole. Possa questa essere un altro raggio di sole e ancora più splendente! Mi ero riproposta di non scrivere finché non avessi lasciato Shibden, ed ora ti scrivo proprio da quella stanza dove tu ed io siamo state così bene insieme in ottobre. Se potessi tornare a quel tempo, lo faresti? Pensaci per un giorno, pensaci da sola se riesci, altrimenti chiedi consiglio a tua sorella e ascoltala. Credo ancora che tu abbia salute e felicità alla portata e, come spero, in più di un modo."

Dal diario di Anne Lister, 8 maggio 1833, traduzione.

"York Wednesday 8 May 1833. Thank you very much for your letter which I can only regret was not written in better spirits - I have thought often and much and anxiously about you - you told me my last letter was like a sunbeam - may this letter be like another sunbeam, and a brighter! I determined not to write till I was off from Shibden and am now writing in the very room where you and I were so comfortably together in October - if you could recall that time, would you? Consider four and twenty hours - judge for yourself if you can; if not, ask your sister’s advice and take it - I still think that health and happiness are within your reach and, as I trust, by more ways than one." Dal diario di Anne Lister, 8 maggio 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0055 & SH:7/ML/E/16/0056]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Fu Ann Walker a rifiutare la proposta:

"Ho ponderato la cosa molto attentamente ed ho anche chiesto consiglio a mia sorella, che ha detto che non potrebbe pensare a una mia partenza dal Regno fino a quando non starò meglio […] Ti giunga più di quel che le parole possono esprimere, giacché confido che né il tempo né il clima possono farmi dimenticare quale grande amica io abbia trovato in te."

Dal diario di Anne Lister, 16 maggio 1833, traduzione.

"I have given the subject every consideration and even asked my sister’s advice who says she could not bear me to leave the kingdom till I am in better health [...] accept more than words can express for I trust that neither time nor clime will cause me to forget the real friend I have found in you." Dal diario di Anne Lister, 16 maggio 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0058]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Prima di giungere a Langton, Anne incontrò a York anche il Dr. Belcombe:

"[Dr. Belcombe] si è incamminato con me fino a casa alle 11 ed è entrato per ¼ d’ora. Ha avuto notizie da Mrs. Sutherland [la sorella di Ann], che gli aveva scritto chiedendo se Inverness non fosse troppo fredda per Miss W- [Walker], che l’aveva pensato e diceva di non poterci restare. Steph ha consigliato di provarci seriamente. Oh! Oh! - ho pensato tra me e me - credo che la povera ragazza si sia già stancata. Gli ho chiesto se egli davvero pensasse che lei potesse guarire. Sì! Con possibilità pari o addirittura più che in suo favore. Ho detto che non m’importava attendere 6 mesi se c’era la possibilità di guarigione. Se le possibilità fossero contro di sei a quattro proverei – lei mi interessa – dovesse davvero riuscire."

Dal diario di Anne Lister, 7 maggio 1833, traduzione.

"Dr. B- [Belcombe] walked home with me at 11 and came in for ¼ hour - he had heard from Mrs. Sutherland who wrote to ask if he thought Inverness too cold for Miss W- [Walker] who thought some herself and said she could not stay - Steph advised giving it a fair trail - oh! oh! thought I, I see the poor girl is tired of it already - asked him if he really thought her cure likely - yes! chances equal or rather more than that in her favour - I said I should not mind 6 months trouble, if likely to succeed - if the chances were six for to four against, would try - interested about her - should be really happen to succeed." Dal diario di Anne Lister, 7 maggio 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0055]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Nonostante la distanza, dunque, Ann sentiva nostalgia, ma anche per Anne era difficile tenere il distacco che a volte si riprometteva. Ancora anni dopo, nel 1838, ricordando quel periodo Anne scrisse che “Ella attribuiva la responsabilità di tutta la sua infelicità in Scozia e dell’atteggiamento di sua sorella alla lettera che avevo mandato a quest’ultima, in cui dicevo che A- [Adney] non poteva stare da sola. Lei l’aveva sempre ritenuta troppo dura” (24 marzo 1838).

La proprietà di Shibden

Marian torna da Halifax in lacrime per la provocazione lanciatale da Christopher Rawson: le ha detto di avere lui in mano i titoli di proprietà di Shibden. Glieli avrebbe ceduti Anne, in pegno a un prestito. Nonostante i battibecchi con la sorella, questo è un affronto troppo grande per Anne, che con un gioco di diplomazia attira Rawson a Shibden per un chiarimento a quattr’occhi... e due bicchieri!

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Anne non ipotecò la proprietà di Shibden, ma aveva richiesto una lettera di credito di 2.000 Sterline alla banca dei Rawson.

"Circa un’ora a parlare con Marian. Mi ha detto che Mr. Rawson le ha raccontato che, quando ho richiesto la lettera, avevo offerto l’atto di proprietà di Shibden come garanzia, e che lei non sapeva dove fosse. Le ho ribadito che non avevo mai fatto una simile offerta […] Marian era colpita dalla disonestà di Mr. Rawson, ed io ho pensato che sia stata un’esca per capire quanto sia rimasto di Shibden."

Dal diario di Anne Lister, 5 marzo 1833, traduzione.

"About an hour talking to Marian – she told me, Mr. Rawson had told her that when I wanted the letter of credit I had offered to send him the Shibden papers as security and she did not know whether they were there or not - I said I had never offered any such thing [...] Marian struck at the unfairness of Mr. R-’s [Rawson] conduct thought it was a fetch to get to know how Shibden was left." Dal diario di Anne Lister, 5 marzo 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0025]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Il 19 aprile 1833 fu Anne a lanciare la sua provocazione andando a trovare la madre dei fratelli Rawson, con la quale era in ottimi rapporti:

"A Stony Royde alle 4.40. Mrs. R- [Rawson] molto lieta di vedermi e molto cortese. Mi sono fermata a cena, ho mangiato un paio di costolette di montone e mi sono fermata fino alle 7. Ho raccontato in breve la storia del carbone e le ho detto di essermi sentita sgradevolmente manipolata, ed ho spiegato l’ingiustificabile mancanza di tatto del raccontare a Marian della lettera di credito e ventilare il possibile possesso dei titoli di proprietà di Shibden. Lei è stata d’accordo che sia stata una scorrettezza."

Dal diario di Anne Lister, 19 aprile 1833, traduzione.

"Then to Stony Royde at 4 40/.. - Mrs. R- [Rawson] very glad to see me and very kind and civil - staid tea and had a couple of mutton chops and staid till 7 - told shortly of the coal business and said I felt I had [been] unhandsomely used and explained about the unjustifiable indiscretion in telling Marian about the letter of credit and that he might have the Shibden papers - she agreed it was not right, and altogether behaved very judiciously and well." Dal diario di Anne Lister, 19 aprile 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0043]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Pochi giorni dopo, il 22 aprile 1833 , infatti:

"Alle 11.30 Mr. Rawson si è fermato un’ora. Ho cominciato con la lettera di credito, passando per il fatto che ne aveva parlato a mia sorella […] Ha detto che era stato tutto uno scherzo e che ‘lei era proprio tarda, non pensava che potesse essere così lenta a comprendere. […] ha detto che lui aveva abbastanza carbone di suo, e che voleva il mio solamente per evitare di installare una macchina a vapore che ora era comunque in costruzione."

Dal diario di Anne Lister, 22 aprile 1833, traduzione.

"At 11 ½ Mr. Rawson, staid an hour - began with the letter of credit - mentioned his mention of the thing to my sister [...] all joke and, ‘she was a great thickhead - he did not think she could have been such a thickhead’ [...] he said he had coal enough of his own – merely wanted mine to avoid putting up a stream engine which was now in progress." Dal diario di Anne Lister, 22 aprile 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0045 & SH:7/ML/E/16/0046]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Partenza

Anne lascia le ultime consegne a Marian, un saluto a zia Anne (con la discreta preghiera di far da tramite in caso di notizie da Miss Walker) e al padre e via, non prima di aver afferrato al volo il suo fedele termometro “da viaggio”.

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

È il 16 giugno 1833 quando Anne Lister lascia Shibden: "Ho fatto presto a partire, ho semplicemente detto buona giornata e non ho contraddetto l’idea che potessi essere di ritorno per un po’ prima dell’inverno”. La prima tappa di Anne fu comunque York (sì, proprio al Black Swan, quello del risveglio all’inizio del quarto episodio) dove doveva incontrare Thomas ed Eugénie.

"Arrivata al Black Swan, York, alle 5 e 3/4. Thomas non c’era, che scocciatura. L’ho incontrato che mi veniva incontro in Blake Street. Seccata, ma si è scusato abbastanza bene del suo errore, al punto che ho detto speravo non si ripetesse più, senza aggiungere altro. Eugénie non era a casa. Ho dovuto farla cercare e attenderla per ½ ora. Ancora seccata, ho chiesto che non accadesse più, e lei era impallidita e molto dispiaciuta. Ho detto che speravo fosse l’ultima volta."

Dal diario di Anne Lister, 16 giugno 1833, traduzione.

"Reached the Black Swan York, at 5 ¾ - Thomas not there - potheration - met him in Blake street just coming for me - annoyed - but he excused himself so tolerably about mistake of hours that I hoped it would be the last time and said no more - no! Eugénie at home - had to send for and wait for ½ hour - annoyed again - begged it might happen no more and she looked pale and was so sorry I said hoped it would be the last time." Dal diario di Anne Lister, 16 giugno 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0070]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

In realtà, purtroppo per Anne, Eugénie le diede in seguito ancora parecchie seccature.

π- Mariana

Anne raggiunge Mariana a Leamington, trovando lei e il marito Charles in lutto per la morte del giovane nipote William. Charles parte per raggiungere la cognata e Anne e Mariana rimangono da sole, prima di riprendere il viaggio assieme verso Londra. Anne racconta apertamente a Mariana tutto ciò che c’è stato fra lei ed Ann Walker, suscitandone la gelosia: sposarsi? Ma se era già sposata con lei! I gesti in questo momento di intimità fra le due donne raccontano quasi più delle parole tutto quello che è stato il loro rapporto.

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Il lutto per il giovane nipote di Charles era invero già noto ad Anne, tramite uno scambio di lettere con Mariana, e la sua morte era avvenuta in “un terribile incidente mentre osservava un macchinario in un cotonificio. Gli ha amputato il braccio” (6 maggio 1833).

Anne e Mariana si erano promesse l'una all'altra in gioventù, ma il matrimonio con Charles Lawton nel 1816 spezzò questo sogno di vivere insieme, che restò nell'aria come idea "alla morte di Charles". Sfortunatamente per loro, Charles sopravvisse ad Anne (ma morì prima di Mariana!). Ad ogni buon conto, le due avevano già avuto modo di riconfrontarsi sul loro rapporto nel maggio dell’anno precedente. Il 2 maggio 1832, dopo l’ennesimo scambio di vedute rispetto a Charles, Anne scriveva:

"Beh, di sicuro non ho mai visto nessuno cambiare così come π- [Mariana Lawton] dall’ultima volta che ci siamo viste, perché non sembra provare un filo di alcunché di simile all’amore […] π- potrà anche aver ravvivato la fiamma del mio affetto in questa visita, ma probabilmente ha sepolto per sempre quel che ne rimaneva. Ed eccomi, dunque, a quarantun anni in cerca di un cuore. Come andrà a finire? Che il Cielo mi protegga e mi guidi."

Dal diario di Anne Lister, 2 maggio 1832, traduzione.

"Well I certainly never saw anyone so changed as π- [Mariana] since I saw her last as for anything like love she does not seem to feel a grain of it we have sunk down to all but common friendship [...] π- might have revived my affection in this visit she has probably set its last remains at rest forever and here I am at forty one with a heart to seek what will be the end of it? Heaven protect and guide me!" Dal diario di Anne Lister, 2 maggio 1832, trascrizione, [SH:7/ML/E/15/0063]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Anne non si dava pace per questo cambiamento: “ho introdotto l’argomento di noi due, del suo essere cambiata e del fatto che non aveva più il trasporto di un tempo. Lei ha parlato del tempo e delle circostanze come scusanti (però è venuto a galla come tutto risalisse all’Olanda e che credeva non m’importasse di lei)” (3 maggio 1832).

Anche Mariana era ben consapevole delle crepe nella relazione, dunque, fin dal viaggio del 1831.

"Ho accennato all’affetto di lunga data, e all’impossibilità di interessarmi a nessun’altra. ‘Oh-ha detto-ma questo non è razionale’ prima me ne faccio una ragione e meglio è […] I suoi sentimenti sono mutati e ciò che le piaceva sei mesi fa ora le recherebbe solo disgusto. Non ci ho fatto particolarmente caso, ma ‘oh oh’ – ho pensato – piano piano dovrò pensare al da farsi."

Dal diario di Anne Lister, 4 maggio 1832, traduzione.

"Hinted at old attachment to π- [Mariana] and inability to care for anyone else oh said she ‘that is not rational’ the sooner you fix the better [...] her feelings changed what she should have liked six months ago she should now turn from in disgust I took no particular notice of this but oh oh thought I I shall by and by know what to do." Dal diario di Anne Lister, 4 maggio 1832, trascrizione, [SH:7/ML/E/15/0064]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Ad ogni modo, quando Anne giunse a Leamington nel giugno del 1833

"Nessun particolare segno d’amore da parte di entrambe [...] Ho solo chiesto se provasse ancora qualcosa per me e ci siamo scambiate uno o due baci molto trattenuti, non credo che a nessuna di noi importi più molto. Per fortuna ho superato tutti i sentimenti di mortificazione o risentimento. Mi chiedo cosa dirà nel ricevere indietro tutte le sue lettere. Beh, non m’interessa più di niente."

Dal diario di Anne Lister, 19 giugno 1833, traduzione.

"No appearance of much love on either side [...] I just asked if she had nothing more for me and had a very chastened kiss or two I don’t believe we either us care much I have luckily got over even all feeling of mortification or irritation I wonder what she will say on getting all her letters back well I care not much if at all." Dal diario di Anne Lister, 19 giugno 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0072]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Ma, nonostante questa freddezza, “Ho raccontato tutto a π- [Mariana], della mia proposta a Miss Walker. Lei ha detto che era assurdo ed è apparsa confusa nello scoprire quanto sia stata vicina a perdermi, quasi non potesse sopportarne il pensiero” (23 giugno 1833).

Non è illegale!

Durante la discussione tra Anne e Mariana in carrozza, Anne continua a maneggiare il proprio fedele termometro che aveva staccato dalla parete di Shibden Hall. Alla domanda sul perché l’abbia portato con sé, già irritata dallo scambio di vedute, Anne replica con un seccato “non è illegale!”.

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Questo è un chiaro riferimento all’ossessione reale di Anne per le temperature. Nei suoi diari ci sono costanti annotazioni sul meteo e la temperatura. La cosa interessante è che anche la maniera di segnarla è leggermente cambiata nel tempo: se nei primi tempi c’erano riferimenti alla temperatura presa in diversi momenti della giornata, andando avanti questa modalità si è evoluta e “perfezionata” fino ad arrivare all’annotazione che possiamo considerare più tipica, a margine, come quelle del periodo che stiamo analizzando ora (data/svegliata alle /temperatura/andata a letto alle/temperatura), passando per quando, in navigazione, era arrivata addirittura a segnare la temperatura esterna e quella sotto coperta!

Un esempio di come Anne annota la temperatura nell'incipit delle sue giornate. La temperatura è riportata in Fahrenheit (F68°). Dal diario di Anne Lister, 22 giugno 1833, [SH:7/ML/E/16/0072]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Blackstone Edge

E Scarborough, dieci anni fa di questi tempi. Tutto questo viaggio di Anne e Mariana da Leamington a Londra, è l’occasione per rivedere quello che provano l'una per l'altra. Vista la reazione di Mariana alla morte del nipote, Anne ha ora un quadro più completo: si erano sempre dette che sarebbero finite insieme ‘alla morte di Charles’, ma ora è chiaro che Mariana non avrebbe mai lasciato i suoi agi come Mrs. Lawton per finire a Shibden, confidando nella benevolenza del nipote William che avrebbe ereditato tutto. Ora che il povero ragazzo non c’è più, Mariana si trova senza prospettive di una qualunque indipendenza e torna ‘a raschiare il fondo del barile’ da Anne. Inevitabilmente, una volta a Londra, riaffiorano i brutti ricordi e le amarezze di anni prima a Blackstone Edge e di Scarborough.

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Il 28 giugno 1833 Anne Lister aveva ben chiaro il quadro della situazione e annotava:

"Non ho detto granché, ma sono rimasta attonita nello scoprirmi la ruota di scorta a William Lawton. Ora è alquanto evidente quanto lei voglia ricominciare tutto di nuovo, ma, per quanto io possa essere gentile, lo eviterò’ [...] L’altro giorno [Mariana] ha detto che se William non fosse morto lei non avrebbe cercato di riprendermi. Non mi ha ancora presa!"

Dal diario di Anne Lister, 28 giugno 1833, traduzione.

"I said not much but how astounded I had been to find myself second to William Lawton 'tis now quite evident how much she wants to bring all on again but tho’ I am very kind I always avoid this [...] she owned the other day that if William had not died she would not have tried to get me back she has not got me yet." Dal diario di Anne Lister, 28 giugno 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0075]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

La discussione si protrasse e il 4 luglio 1833 ci fu “una lunga chiacchierata con π- [Mariana] sul perché mi avesse posta dopo William, e non avesse pensato a me allora, con lui vivo, come fa adesso. Lei pensava che non sarebbe andata bene per me, che avrei dovuto essere felice di essermi liberata di lei e che avrei dovuto cercare altri interessi. William doveva andare a vivere con lei, e avrebbe dovuto salvare e ripagare il debito di 8000 Sterline sulla proprietà. Non avrebbe mai pensato che mi sarei sentita così”.

Le memorie cui si fa riferimento risalgono a diversi anni addietro, quando il 19 agosto del 1823 Anne, in un impeto di entusiasmo, aveva deciso di raggiungere a piedi la carrozza di Mariana in arrivo:

"Erano appena le 11.50 quando ho raggiunto la carrozza, dopo aver camminato per circa 10 miglia e ½ in 3 ore e 10 minuti, cioè alla media di un miglio in 18 minuti, fino alla cima di Blackstone Edge. […] Sfortunatamente, a M- [Mariana] è parso che io abbia saltato 3 scalini in una volta. Ancora più sfortunatamente, davanti alle persone ancora attonite per il salto degli scalini, ho esclamato che ero arrivata da Shibden. […] π- inorridita […] la freccia avvelenata ha centrato il mio cuore e le parole con cui mi ha accolta M. si sono abbattute sul mio petto come una gigantesca montagna di ghiaccio."

Dal diario di Anne Lister, 19 agosto 1823, traduzione.

"It was just 11 5/60 as I reached the carriage, having walked about 10 1/2 miles in 3 10/60 hour i.e. at the rate of a mile in 18 minutes to the very top of Blackstone Edge [...] I unluckily seemed to M- [Mariana] to have taken 3 steps at once – I had still more unluckily exclaimed while the petrified people were bungling about the steps, that I had walked all the way from Shibden [...] π- horror struck [...] but the poisoned arrow had struck my heart and Mary’s words of meeting welcome had fallen like some huge iceberg on my breast." Dal diario di Anne Lister, 19 agosto 1823, trascrizione, [SH:7/ML/E/7/0054]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

I rimproveri di Mariana per quell’episodio non vennero mai cancellati, e il riferimento all’incidente dei “tre scalini” rimase impresso nel tempo. E infatti, tornando al 1833, Anne riportava ancora come:

"π- [Mariana] ha esagerato su quel che aveva dovuto patire all’assurdità della mia apparizione, al mio sembrare tanto un uomo. Poi è andata ancora più a fondo e ha difeso la sua reazione di Blackstone Edge, dicendo che era rimasta contrariata dopo aver sentito il postiglione commentare che io ero un uomo in sottane. Non ricordo di averlo mai sentito prima.”

Dal diario di Anne Lister, 28 giugno 1833, traduzione.

"π- enlarged on all she used to suffer at the oddity of my appearance my being so like a man then entered into and defended the Blackstonedge business it was over hearing one of the postboys say I was a man in petticoats that set her wrong I don’t remember ever hearing this before." Dal diario di Anne Lister, 28 giugno 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0075]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

L’episodio di Scarborough risaliva a poco tempo dopo Blackstone Edge (15 settembre 1823): “[…] poi avevo indosso il mio cappotto, e tutta la gente mi guardava. Più tardi π- ha rimarcato di averlo notato e di essersi sentita a disagio questa mattina."

Un’osservazione che, se da un lato aveva forse spronato l’indole positiva di Anne a curare il proprio abbigliamento creandosi nel tempo uno stile tutto suo, dall’altro fu una durissimo colpo ricevuto da Mariana.

Chi è stanco di Londra è stanco della vita

Arrivate a Londra, Anne riprende i fili delle sue relazioni con l’alta società e va subito a trovare Vere, che ha appena partorito una bambina. È proprio lei che incoraggia Anne a decidere di andare a Copenhagen a trovare la sua sorellastra, Lady Harriet de Hagemann. Tra inviti a cena e regali da comprare, Anne ha sempre meno attenzioni per Mariana che, non potendo partecipare a tutta questa socialità, non le risparmia le frecciate. A chiudere il cerchio ci pensa il rumoroso arrivo di Charles, che riporta Mariana alla propria dimensione di consorte e Anne alla sua partenza per il Continente.

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Anne arrivò con Mariana a Londra il 3 luglio 1833, e venne accolta da “un messaggio da Mr. Cameron per dire che V- [Vere] sta bene e a letto, è nata una bambina alle 3 della mattina” (4 luglio 1833). Nei giorni successivi Anne venne invitata da Lady Stuart a Richmond Park, il 5 luglio 1833:

"Povera π- [Mariana], al sentire che sarei andata fuori a cena è scoppiata in lacrime. Aveva contato i minuti aspettandomi e questo dispiacere inatteso l’aveva resa nervosa. Si è sentita sola e si è pentita amaramente di esser venuta con me: io venivo corteggiata e lei era ignorata e sconosciuta."

Dal diario di Anne Lister, 5 luglio 1833, traduzione.

"Poor π- [Mariana] on hearing I was going to dine out burst into tears she had been counting the minutes for me and this unexpected disappointment made her quite nervous she felt alone and bitterly repented having come with me I was courted she neglected and unknown." Dal diario di Anne Lister, 5 luglio 1833, trascrizione, [SH:7/ML/E/16/0078]. Image courtesy of West Yorkshire Archive.

Queste cerchie sociali erano precluse a Mariana, non essendo lei nobile né mai stata introdotta ufficialmente, e infatti anche il 7 luglio 1833, mentre Anne entrava a trovare Vere e la bambina (che si chiamava veramente Anne Louisa), la dovette aspettare nella carrozza. In quei giorni Mariana, dopo averglielo annunciato, giunse persino a seguirla mentre Anne visitava un museo con alcune amiche, però non l’accompagnò mai a scegliere la caffettiera per Vere, quel regalo di nozze in ritardo, che invece davvero Anne acquistò a caro prezzo il 9 luglio 1833, lamentando di dover star più attenta con le proprie spese.

Improvvisamente proprio martedì 9 luglio 1833 “Mr. Lawton è arrivato. È stato qui ed è sceso al Fenton hotel in St. James Street! Ma M- [Mariana] non mi lascerà sino a giovedì” e poi il giorno dopo “Mr. Lawton e Mr. Sweatenham sono passati alle 3 e si sono fermati un po’ con M- [Mariana] urlando e strillandosi addosso. Mi sono vergognata di loro e ho pensato meno male che sono impegnata e mi tolgo di torno” (10 luglio 1833).

Andiamo in Sco… a Parigi!

La decisione è presa: dopo un attimo di drammatico presentimento sulla sorte di Ann, Anne fa preparare cavalli e bagagli: intanto si va a Parigi!

Dall'episodio "Why've You Brought That?", Gentleman Jack S01E07, © BBC/HBO/Lookout Point.

Il 17 luglio 1833 Anne lasciò Londra alla volta di Parigi, dove giunse poco più di una settimana dopo, il 25 luglio 1833: “Arrivati all’Hotel de la Terrasse in Rue de Rivoli alle 2.55”.

Per lei la capitale parigina era casa al pari di Londra (vi ha sempre tenuto una base in affitto, sino alla propria morte) e poi Copenhagen, dove a questo punto l’attendevano Lady Harriet de Hagemann e il marito: in realtà Anne già conosceva la coppia proprio da un precedente soggiorno parigino, prima che si trasferissero in Danimarca.

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