Il passaporto di Anne Lister & Ann Walker
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In copertina: un dettaglio del passaporto di Lister e Walker, WYAS, Calderdale, SH:7/ML/775. Foto di Irene Trotta.
Qualche mese dopo essersi scambiate gli anelli e aver preso insieme la comunione, Anne Lister ed Ann Walker partirono per il loro viaggio di nozze, di fatto anche il primo lungo viaggio che finalmente affrontavano insieme. Lasciata York a giugno del 1834, le due viaggiatrici inglesi visitarono la Francia e la Svizzera, e trascorsero circa un mese anche nell’allora Regno di Sardegna.
In questo articolo seguiremo i loro passi servendoci del diario di Anne Lister e di quello di Ann Walker, nonché dei numerosi documenti conservati presso il West Yorkshire Archive Service di Halifax, tra cui spiccano alcune lettere ed il passaporto delle due viaggiatrici.
Scritto da Francesca Raia
Tradotto in inglese da Lucia Falzari
Trascrizioni di Francesca Raia
Pubblicato il 30/03/2024 • Ultimo aggiornamento 30/03/2024
Tempo di lettura: 2 ore circa
"Giovedì partiremo per Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc], di lì per Martigny, poi verso il Gran San Bernardo, e giù ad Aosta per vedere il Piccolo San Bernardo, e ritorneremo via Courmayeur." (We shall be off for Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] on Thursday, from there to Martigny, thence to the Great Saint Bernard, and down to Aosta, see the little Saint Bernard, and return by Courmayeur). Da una lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834, trascrizione e traduzione. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/787.
Oh Italia…
Sebbene Anne Lister ed Ann Walker riuscirono a raggiungere i confini della penisola solo nell’estate del 1834, sappiamo che fin dai primissimi giorni della loro relazione c’erano state conversazioni incentrate su un possibile viaggio in Italia.
“Ho detto che lei [Ann Walker] avrebbe fatto bene a venire con me, ed essere a Roma per Pasqua. Il suo rifiuto è stato abbastanza debole da farmi supporre che potrebbe venirci.”
Dal diario di Anne Lister, 3 settembre 1832, traduzione.
“[I] said she [Ann Walker] had better go with me and be at Rome for Easter her refusal was weak enough to make me guess her going as possible.” – Dal diario di Anne Lister, 3 settembre 1832, trascrizione, [SH:7/ML/E/15/0113]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Questo weak refusal, infatti, non scoraggiò Anne, che cominciò a pianificare il tanto desiderato viaggio:
“Studiando le mappe per pianificare un viaggio attraverso l’Italia e la Svizzera e poi a casa, lungo il Reno.”
Dal diario di Anne Lister, 31 ottobre 1832, traduzione.
“Looking over maps planning journey thro’ Italy and Switzerland and by the Rhine home.” – Dal diario di Anne Lister, 31 ottobre 1832, trascrizione, [SH:7/ML/E/15/0136]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Già agli inizi del 1832 Anne aveva pensato ad una visita nel nostro paese, possibilmente con Miss Vere Hobart (poi Lady Cameron) con la quale Anne stava soggiornando ad Hastings, e aveva in mente di ingaggiare il genovese Francesco Bado come corriere:
“Poi è arrivato Francesco Bado, il corriere italiano – un genovese – ha risposto a tutte le mie domande in modo soddisfacente – Farà di tutto: starà dietro la carrozza, mi pulirà le scarpe e gli stivali, sbrigherà le faccende domestiche, cucinerà se mi occorresse; cavalcherà o condurrà. Andrebbe in capo al mondo, mi lascerebbe fare a modo mio e non creerebbe mai difficoltà. Mi ha mostrato referenze eccellenti.”
Dal diario di Anne Lister, 12 febbraio 1832, traduzione.
“Then came Francesco Bado, the Italian courier – a Genoese – answered all my questions satisfactory – will do anything go behind the carriage – clean my shoes and boots – do housework – cook if I like – will ride or drive – go to any part of the world, let me have my own way, and never make difficulties – shewed me an excellent written character.” – Dal diario di Anne Lister, 12 febbraio 1832, trascrizione, [SH:7/ML/E/15/0025]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il fidanzamento di Vere Hobart con il Capitano Donald Cameron ed il diffondersi del colera, sia in Inghilterra che a Parigi (come nel resto dell’Europa), mandarono però in fumo i suoi piani.
Quello del 1832 con Ann Walker, dunque, era per Anne Lister il secondo tentativo di viaggiare in Italia, ma per altre ragioni finì anch’esso in nulla.
Fino al dicembre di quello stesso anno, Anne aveva sperato davvero di poter varcare i confini della penisola, inconsapevole che varie vicissitudini l’avrebbero portata (in compagnia di Sophie O’Ferrall), a settembre dell’anno seguente, per una strada diversa e molto più a nord, in Danimarca.
Il temporaneo peggioramento della salute di zia Anne Lister la riportò a Shibden nel dicembre del 1833. Poco dopo il suo ritorno, si ricongiunse ad Ann Walker, anche lei appena tornata dalla Scozia dove, a febbraio di quell’anno, si era stabilita nella casa della sorella Elizabeth e il marito, il Capitano George Mackay Sutherland.
Chiesa di Goodramgate a York, interno foto di Lucia Falzari
Chiesa di Goodramgate a York, esterno foto di Irene Trotta.
Nel giro di un mese Anne Lister ed Ann Walker si scambiarono gli anelli (il 27 febbraio 1834) e presero insieme la comunione (il 30 marzo 1834) nella chiesa di Holy Trinity, Goodramgate, a York, celebrando così finalmente la loro unione.
Sollevata dal netto miglioramento della zia, Anne riprese l’organizzazione del viaggio verso Parigi:
“Il miglioramento così sorprendente di mia zia mi ha rimesso in testa l’idea di andare a Parigi.”
Dal diario di Anne Lister, 31 maggio 1834, traduzione.
“My aunt’s being so surprisingly better put going to Paris into my head again.” – Dal diario di Anne Lister, 31 maggio 1834, traduzione, [SH:7/ML/E/17/0040]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Fino all’una a scrivere le copie delle lettere ad Hammersley per il passaporto e a Mrs. Hawkins, per la stanza.”
Dal diario di Anne Lister, 2 giugno 1834, traduzione.
“Till one writing copies of letters to Hammersley for passport to Mrs. Hawkins for room.” – Dal diario di Anne Lister, 2 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0040]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service. .
Via da York
Il 3 giugno 1834 Anne Lister raggiunse Ann Walker presso il suo alloggio a Heworth Grange a York, dov’era affidata alle cure del dottor Stephen Belcombe:
“Ad Heworth Grange alle 9.28 [p.m.] – La povera Miss W- [Walker] era preoccupata perché avevo fatto molto più tardi rispetto a quanto avevo annunciato (avevo detto fra le 6 e le 8, ma da ultimo di aspettarmi fino alle 8) – cena e tè.”
Dal diario di Anne Lister, 3 giugno 1834, traduzione.
“At Heworth Grange at 9 28/.. poor Miss W- [Walker] alarmed at my being so much later than I named (had said from 6 to 8, but lastly to expect me till 8) – dinner and tea.” – Dal diario di Anne Lister, 3 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0041]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Tutto era ormai pronto per partire. Dopo aver scritto a Mrs. Hawkins per l’alloggio e Messrs. Hammersley per un passaporto convalidato per la Francia, il pomeriggio del 4 giugno Anne Lister ed Ann Walker lasciarono York, con direzione Londra, dove avrebbero ritirato il documento di viaggio.
“Ho scritto qualche riga a ‘Mrs. Hawkins, n. 26 di Dover Street, Londra’ che mi preparasse delle stanze per le 8 o le 9 di venerdì sera e ho scritto ai ‘Messrs. Hammersley Banchieri in Londra’ per avere un passaporto del Ministero degli Esteri per me (Mrs. Lister) e Miss Walker, per viaggiare in Francia, da far firmare all'ambasciata francese, ed ho mandato Joseph alla posta con queste 2 lettere – [ero] febbricitante e indisposta – Via da Heworth Grange alle 3:10 [p.m.].”
Dal diario di Anne Lister, 4 giugno 1834, traduzione.
“Ho lasciato l'alloggio [...] Via da York alle 3.30 [p.m.]. A Tadcaster alle 4.30 [...] A Ferrybridge alle 6.30, a Doncaster alle 8 meno 10. Volevamo essere portate a Bawtry, il locandiere ci ha convinto ad andare a Barnby Moor – siamo arrivate alle 10 meno 10 – Siamo rimaste tutta la notte e fino alle 3 di venerdì – Una locanda molto confortevole.”
Dal diario di Ann Walker, 4 giugno 1834, traduzione.
"Wrote a few lines to ‘Mrs. Hawkins 26 Dover Street London’ to have rooms ready for me on Friday evening at 8 or 9 and wrote to “Messrs. Hammersleys Bankers London” to have Foreign office passport for myself (Mrs. Lister) and Miss Walker pour voyager in France to be signed at the French Embassy and sent Joseph to the post with these 2 letters – feverish and not well – off from Heworth Grange at 3 10/.." – Dal diario di Anne Lister, 4 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0041]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Gave up lodgings [...] left York 330 o’clock at Tadcaster at 430 [...] Ferrybridge 630 at Doncaster 108. wished to be taken to Bawtry, Innkeeper persuaded us to go to Barnby moor – arrived 1010 o’clock – stayed all night and till Friday at 3 o’clock – a very comfortable Inn.” – Dal diario di Ann Walker, 4 giugno 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/2]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Anne ed Ann si fermarono a Barnby Moor più a lungo del necessario a causa di un picco di febbre che costrinse Anne a restare a letto per un paio di giorni:
“Mentre mi vestivo mi sono dovuta rimettere a letto e riposarmi un bel po’, come ieri – ancora molto debole e accaldata per la febbre – anche se sono rimasta a letto tutta la mattina."
Dal diario di Anne Lister, 6 giugno 1834, traduzione.
“Obliged to get into bed again and rest a long while during dressing as yesterday – still very weak and burnt up with fever – tho’ for my lying in bed all the morning.” – Dal diario di Anne Lister, 6 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0041]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il passaporto
Il passaporto in questione è costituito da un foglio unico ampio e lungo, realizzato in carta molto delicata, di cui sono utilizzate entrambe le facciate. Tale documento veniva formalmente rilasciato dal Ministero degli Affari Esteri della nazione d’appartenenza (in questo caso il Regno Unito) a qualsiasi viaggiatore, ma non stupisca che il documento sia in francese, poiché al tempo era ancora lingua franca. Come si vedrà, alla dichiarazione di rilascio, una volta a Parigi seguirono i timbri (o sigilli) delle ambasciate o degli ambasciatori dei paesi che le viaggiatrici intendevano visitare. A questi si aggiunsero poi quelli di frontiera (o di dogana), a convalida del transito per una specifica destinazione.
Come i moderni passaporti – e le copie di altri passaporti dell’epoca rinvenuti in Italia – anche questo documento include una breve ma esaustiva descrizione fisica delle due viaggiatrici:
Dettaglio del passaporto in cui è riportata la descrizione fisica di Anne Lister, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Dettaglio del passaporto in cui è riportata la descrizione fisica di Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Dettagli su M[ada]me Lister
Età 40
Altezza 1 M. [metro] 56
capelli castani
fronte alta
occhi azzurri
naso sottile
carnagione chiara.
Descrizione fisica di Anne Lister riportata sul passaporto, traduzione.
Signalemen de M[ada]me Lister
Age 40 ans
Taille 1 M. [Mètre] 56
cheveux châtains
front haut
yeux bleus
nez effilé
tein [teint] ord[inai]re.
Descrizione fisica di Anne Lister riportata sul passaporto, trascrizione.
Descrizione di M[ademois]elle
Walker
età 29
Altezza 1 M [metro] 54
Capelli biondi
fronte normale
occhi azzurri
naso normale
bocca G[ran]de
carnagione chiara.
Descrizione fisica di Ann Walker riportata sul passaporto, traduzione.
Signalemen de M[ademois]elle
Walker
age 29 ans
Taille 1 M [Mètre] 54
Cheveux blonds
Front moyen
yeux bleus
nez moyen
bouche G[ran]de
tein [teint] ord[inaire]
Descrizione fisica di Ann Walker riportata sul passaporto, trascrizione.
Seppure a fianco della descrizione di Anne Lister sia presente il timbro reale di Londra (datato 5 giugno), è indiscusso che non sia quella la data in cui è stata stilata poiché quel giorno le due viaggiatrici si trovavano a Barnby moor con una povera Anne consumed with fever (“esausta per la febbre”, SH:7/ML/E/17/0041).
Quindi è presumibile che, come avviene ancora tutt’oggi, la “signalemen” (“signalement” ovvero segnalazione) sia stata redatta al momento del rilascio del passaporto a Londra e successivamente convalidata all’Hotel Quillacq a Calais.
Dettaglio del timbro Hotel Quillacq Calais sul passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Se di Anne Lister conosciamo l’aspetto per via del ritratto conservato a Shibden Hall, di Ann Walker è noto, attraverso i diari di Anne, che avesse i capelli biondo chiaro A-‘s [Ann] pretty flaxen hair (“i bei capelli biondo chiaro di Ann”, 1 gennaio 1837, SH:7/ML/E/19/0180).
Queste descrizioni, quindi, ci forniscono dei dettagli precisi sull’aspetto delle due viaggiatrici.
Per quanto riguarda gli anni, nel passaporto viene riportato che Anne ne avesse “40” ed Ann “29”, in realtà ne avevano rispettivamente 42 e 31; inoltre Anne era alta “5ft. 5in.” (ovvero circa 1,65m., 9 gennaio 1840, SH:7/ML/E/23/0174, quindi ben al di sopra della media femminile del tempo, che era di circa m 1,55) mentre Ann “5ft.” (ovvero circa 1,52m., 10 dicembre 1839, SH:7/ML/E/23/0148).
Il passaporto di Anne Lister e di Ann Walker, conservato presso gli archivi del West Yorkshire di Halifax, è datato 7 giugno 1834, il giorno prima dell’arrivo effettivo delle viaggiatrici a Londra:
Passaporto completo di Anne Lister ed Ann Walker, retro, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Honi soit qui mal y pense
Dieu et mon droit
Noi, Henry John Visconte Palmerston
Barone di Temple, Consigliere di Sua Maestà Britannica e Suo
Consigliere Privato, Cavaliere di Gran Croce dell’Onorevole
Ordine del Bagno e Suo Principale Segretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri.
Preghiamo e chiediamo, nel Nome di Sua Maestà,
di tutti gli Ammiragli, Generali, Governatori, Comandanti. Magistrati e
Altri Ufficiali, sia Civili che Militari, qualunque siano
i Principi e gli Stati, Amici e Alleati di Sua Maestà, ma non solo,
di lasciar passare Madame Anne Lister e Madame Walker,
Signore inglesi. –
Che viaggiano in Francia
con i domestici – i loro vestiti e i loro bagagli
senza dare, né permettere che incontrino
alcun impedimento, bensì di prestargli
Aiuto e tutto il soccorso di cui possono aver
bisogno durante il loro percorso, che noi promettiamo di ricambiare
in un'occasione simile.
In testimonianza di ciò, abbiamo firmato questo Passaporto e abbiamo apposto il nostro Stemma.
Datato Londra il 7 giugno 1834
Firmato
A Lister
Ann Walker.
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Honi soit qui mal y pense
Dieu et mon droit
Nous, Henri Jean Vicomte Palmerston
Baron Temple, Conseiller de Sa Majesté Britannique en Son
Conseil Privé, Chevalier Grand Croix du très Honorable
Ordre du Bain et Son Principal Secrétaire d’Etat
ayant le Département des Affaires Étrangères.
Prions et requérons, au Nom de Sa Majesté,
tous Amiraux, Généraux, Gouverneurs, Commandans. Magistrats et
autres Officiers, tant Civils que Militaires, quels qu’ils puissent être
des Princes et Etats, Amis et Alliés de Sa Majesté, non seulement
de laisser passer Madame Ann Lister, et Mad[am]e Walker,
Dames Anglaises. –
voyageant en France
avec les domestiques – leurs Hardes et Bagages
sans leur donner ni permettre qu'il leur soit donné
Empêchement quelconque, mai aussi de leur prêter toute
l'Aide et tout le Secours dont elles, pourront avoir
besoin dans leur Route Ce que Nous promettons de réciproquer
en pareille Occasion.
En foi de quoi nous avons signé ce Passeport, et y avons
fait apposer l’Empreinte de Nos Armes.
Donné a Londres ce 7 Juin 1834
Signatures
A Lister
Ann Walker.
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Il motto “Honi soit qui mal y pense” (ovvero “Vergogna a colui che pensa male”) appartiene all’Ordine della Giarrettiera, il più antico ordine cavalleresco inglese che risale al Trecento, mentre “Dieu et mon droit” (“Dio ed il mio diritto”) è quello del Sovrano del Regno Unito, adottato nel Quattrocento e ancora presente nell’araldica ufficiale.
Dopo le firme di Anne Lister ed Ann Walker, il documento reca anche quella del Visconte Henry John Temple Palmerston, dal 1830 segretario di Stato per gli Affari Esteri.
Dettaglio delle firme delle viaggiatrici sul passaporto di Anne Lister e Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Dettaglio della firma del Visconte "Palmerston" sul passaporto di Anne Lister e Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Quello stesso giorno, il passaporto fu vidimato dal segretario dell’ambasciata francese a Londra, Adolphe Fourier de Bacourt, che autorizzava così il transito per Calais, in direzione di Parigi.
Visto all'ambasciata francese
a Londra il 7 giugno 1834.
Valido per Calais e Parigi
Il segretario dell'Ambasciata
Adolphe de Bacourt
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Vu à l’ambassade de France
à Londres le 7 Juin 1834.
bon pour Calais et Paris
Le Secrétaire d’ambassade
Adolphe de Bacourt.
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, trascrizione.
Dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Londra-Calais-Parigi
Il soggiorno londinese durò circa cinque giorni, durante i quali Anne Lister ed Ann Walker visitarono separatamente l’una dall’altra conoscenti e parenti e approfittando, inoltre, per far compere in gran quantità.
La mattina del 12 giugno 1834 le due donne lasciarono l’appartamento al terzo piano del n. 13 di Albemarle street con direzione Dover. Da lì si sarebbero poi imbarcate per Calais.
“Arrivate al Ship Inn di Dover (ora di Worthington, subentrato a Charles Wright 4 mesi fa) alle 4 ¼ [p.m.].”
Dal diario di Anne Lister, 13 giugno 1834, traduzione.
"Alighted at the Ship Inn Dover (now Worthington who succeeded Charles Wright about 4 months ago) at 4 ¼." – Dal diario di Anne Lister, 13 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0043]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“A bordo del traghetto Ferret, [del] Capitano Hamilton (dopo aver lasciato la riva su una piccola barca) alle 8 ½ [a.m.] – in viaggio alle 8 ¾ – Miss W- [Walker] ed io sedute nella carrozza – lei affatto nauseata – io mi sono liberata ben presto della colazione –poi ho vomitato altre due volte – un’aria fresca e piacevole – un vento di traverso gonfiava tutte le vele – Gettata l’ancora alle 11 ¾ – abbiamo lasciato Joseph con la carrozza, che non poteva essere sbarcata prima delle 2, e siamo salite su una piccola barca (Miss W-, Eugenie ed io) e siamo approdate lungo il molo alle 12 ½ circa – Alcune persone di altre 2 barche erano state portate a riva in spalla dagli uomini.”
Dal diario di Anne Lister, 14 giugno 1834, traduzione.
“Siamo arrivate alla nave su di una scialuppa mestamente sballottata dalle onde, essendo la marea quasi bassa – alle 9 meno 10 via da Dover – ho chiuso gli occhi e non li ho più riaperti fino quasi al porto di Calais – niente nausea – scese dal Ferret alle 12 meno 20. Siamo andate con Monsieur Quillacq Ufficio doganale – abbiamo dovuto camminare lungo tutto il molo, che è molto lungo. E poi all’hotel.”
Dal diario di Ann Walker, 14 giugno 1834, traduzione.
“On board the Ferret packet, Captain Hamilton (having put off from the shore in a small boat) at 8 ½ – under weigh at 8 ¾ – Miss W- [Walker] and I sat in the carriage – she not sick at all – I very soon got rid of my breakfast – sick twice afterwards – fine fresh air – a side wind and crowded all sail – cast anchor at 11 ¾ and, leaving Joseph with the carriage that could not be landed before 2, got into a small boat (Miss W- Eugenie and myself) and landed alongside the pier about 12 ½ – some people from 2 other boats had been carried ashore on men’s shoulders.” – Dal diario di Anne Lister, 14 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0043]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Went to the vessel in a boat sadly tossed by the waves it being nearly low water off from Dover 109. shut eyes there, and then never opened them till close upon Calais harbour not sick out of Ferret at 2012. Went with Monsieur Quilliacq Custom House, had to walk all along pier which is very long. and then to the hotel.” – Dal diario di Ann Walker, 14 giugno 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/6]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
L’arrivo a Calais in data 14 giugno 1834 è confermato proprio sul documento di viaggio dalla seguente annotazione:
"Vu pour Paris / Calais, le 14 Juin 1834 / Près Le Maire" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Valido per Parigi
Calais, il 14 giugno 1834
Presso il Sindaco
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Alla dogana, Anne dovette pagare ben 400 franchi di tassa per la carrozza, il cui lasciapassare era ormai scaduto: sarà la sua amica di Parigi, la Contessa Maria Assunta de Bourke, ad aiutarla a procurarsene uno valido al suo ritorno agevolando la corrispondenza con il Direttore Generale delle Dogane:
“Obbligata a pagare 400 franchi di tassa per la carrozza – il mio permesso è per soli 3 anni – non potevo fare altrimenti – devo risolvere la faccenda a Parigi.”
Dal diario di Anne Lister, 14 giugno 1834, traduzione.
“Obliged to pay 400 francs duty for the carriage – my permit only for 3 years – could not do otherwise – must settle the matter in Paris.” – Dal diario di Anne Lister, 14 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0043]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Da Madame de Bourke una lettera (all’attenzione dei Signori Hammersleys banchieri in Londra) firmata H. Vane all’esterno – 1 pagina, molto gentile, con dentro una busta francese il lasciapassare per la mia carrozza dal Bureau des Finances [Ufficio delle Finanze].”
Dal diario di Anne Lister, 16 ottobre 1834, traduzione.
“Letter (aux soins des Messrs. Hammersleys banquiers à Londres) signed outside H. Vane from Madame de Bourke 1 page very kind enclosing in a French envelope the laisser passer from the bureau des finances for my carriage.” – Dal diario di Anne Lister, 16 ottobre 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0096].Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Alle 5 e mezza del pomeriggio Anne ed Ann si rimisero in viaggio. Lasciata Calais, transitarono per Boulogne, Abbeville, Beauvais, entrando a Parigi attraverso la Barrière de Clichy (un'antica porta demolita nel 1860, oggi Place de Clichy) il pomeriggio del 17 giugno.
“Entrate a Parigi dalla barriera di Clichy alle 5.20 [p.m.] – solo un appartamento al quinto piano da Meurice – le Norcliffe e Miss Beckett ancora lì – dirette all’Hotel de la Terrace e alle 6 ci siamo sistemate in un appartamento al secondo piano con vista sul giardino, a 20/. [scellini] per giorno.”
Dal diario di Anne Lister, 17 giugno 1834, traduzione.
“Entered in Paris by the barriere de Clichy at 5 20/.. – nothing but au 5me at Meurice’s – the Norcliffes and Miss Beckett still there – drove off the hotel de la Terrace and settled au 2nde there looking sur le jardin, at 20/. per day at 6.” – Dal diario di Anne Lister, 17 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0043 & SH:7/ML/E/17/0044]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Anche qui il loro passaporto fu convalidato per il Continente dall’Ambasciata Britannica:
"Vu à l’Ambassade Britannique / pour le Continent / Paris le 19 Juin 1834 / Par Son Excellence / H. [Henri] Heneage" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato dall'Ambasciata Britannica
per il Continente
Parigi, il 19 giugno 1834
Per Sua Eccellenza
H. [Henri] Heneage
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Per Ann Walker era la prima visita nella capitale francese e dunque Anne Lister ebbe cura di farle visitare i luoghi più celebri come il Louvre – dove Anne non mancò di rimarcare la sua ammirazione per la Belle Jardinière di Raffaello Sanzio – e il Palazzo Reale. Ann fu colpita dalla bellezza di Parigi:
“Adney (che, tra l'altro, ha scritto a sua zia e a sua sorella sia da Londra che da Parigi) è rimasta incantata da P- [Parigi] e da tutto ciò che ha visto lì, ma ancor più dai passi di montagna e dalle pianure [...] Lei sta molto bene ed è molto felice – penso davvero che sia entrambe le cose.”
Da una lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834, traduzione.
Lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834 in cui si legge: “Adney (who, by the way, wrote to her aunt and sister both from London and Paris) was charmed with P- [Paris] and all she saw there, but more so for with the mountain passes and plains [...] she is very well, and very happy – I really think she is both.” – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/787.
Tra varie visite e compere, le due viaggiatrici si assicurarono che il passaporto venisse ulteriormente convalidato per i domini che avevano intenzione di visitare o, comunque, attraversare successivamente. Anche in questo, però, le difficoltà non mancarono. Il 20 giugno Anne fu informata dalla Prefettura di polizia che i suoi domestici (Eugenie Pierre e Joseph ‘George’ Booth) avrebbero avuto bisogno anche loro di un passaporto a parte. Per tale ragione Anne si rivolse al Conte Granville, presso l’ambasciata britannica:
“Ho lasciato François con il passaporto alla Prefettura di polizia e ci siamo dirette al Jardin des Plantes [...] poi è venuto François e [ha detto che] io dovevo andare io alla prefettura – ci sono andata – problemi per Eugénie – devo mandare al commissariato due rispettabili residenti del quartiere in cui mi trovo, per darle un certificato che le permetta di ottenere un passaporto rilasciato dalle autorità francesi quale suddito francese – A casa alle 11, ho mandato a chiamare Amyot il libraio e lui mi ha aiutato – grande seccatura – ho scritto a 'Sua Eccellenza il Conte Granville presso l’ambasciata britannica' per chiedergli di darmi un altro passaporto per George Joseph Booth [...] Lord G- [Granville] mi ha rispedito il mio passaporto e uno per George – di nuovo fuori alle 2 – Tornate in Prefettura per identificare Miss W- [Walker], Eugenie e George – e ho fatto tutti i passaporti.”
Dal diario di Anne Lister, 20 giugno 1834, traduzione.
“Left François with the passport at the prefecture de la police and drove to the Jardin des plantes [...] then came François and I must go to the prefecture – went – difficulty about Eugénie – must send two respectable householders to the commissary police of the quartier I was in to give her a certificate to enable her to get a passport granted by the French authorities as a French subject – home at 11 sent to Amyot the bookseller and he helped me out – great pother – wrote to ‘His Excellency Earl Granville British Embassy’ to ask him to give me another passport for George Joseph Booth [...] Lord G- sent me back my own passport and one for George – out again at 2 – back to the prefecture to identify Miss W- [Walker] and Eugenie and George and got all the passports done.” – Dal diario di Anne Lister, 20 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0044]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Le viaggiatrici furono così identificate.
"Tenu au Visa / des Affaires Étrangères / rue neuve des Capucines No. 14 / près le Boulevard." – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Ottenuto tramite il visto
degli Affari Esteri
Rue Neuve des Capucines nr. 14
presso il Boulevard.
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
In quello stesso giorno, il passaporto fu convalidato per Ginevra, consentendone il transito per Digione o Lione:
Timbro: Bureau des Passeports Préfecture de Police – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Valido per Ginevra tramite Digione o
Lione
Parigi il 20 giugno 1834.
Presso la Prefettura di Parigi
Il capo dell’ufficio
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Vu Pour Genève par Dijon ou
Lyon
Paris le 20 Juin 1834.
P. [Près] le Préfet de Police
Le chef du bureau
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, trascrizione.
Sul documento segue, poi, il visto per la Confederazione Svizzera:
Visto per la Confederazione Svizzera – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato dal funzionario diplomatico della Confederazione Svizzera
Parigi, il 21 giugno 1834
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Vu par le chargé d’affaires
de la confédération suisse
Paris, le 21 Juin 1834
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, trascrizione.
Contrariamente alle informazioni riferitele, riguardo l’inutilità di far approvare il passaporto anche per il Regno di Sardegna e il Regno Lombardo-Veneto (allora dominio austriaco), Anne Lister chiese chiarimenti in merito agli Heneage, conosciuti tramite gli Stuart:
“Sono tornata da Mrs. Heneage e sono rimasta con lei e le sue 2 figlie e suo figlio, l’attaché, per mezz'ora – Una fortuna che lui fosse lì – Mi ha chiarito i miei problemi con il passaporto – che avevano detto che non era necessario firmarlo all'ambasciata di Sardegna e Austria e rispedirlo indietro - Mr. H- ha detto che avrebbe provveduto a tutto per me [...] A casa alle 4 – Ho scritto una nota a ‘Henry Heneage attaché presso l'ambasciata britannica’ allegando i miei passaporti e dicendo che quello di Eugenie non era ancora stato firmato dal funzionario diplomatico svizzero.”
Dal diario di Anne Lister, 21 giugno 1834, traduzione.
“Went again to Mrs. Heneage and sat with her and her 2 daughters and her son the attaché ½ hour – lucky he was there – explained my passport troubles – that they had said it was unnecessary to sign it at the Sardinian and Austrian Embassy and sent it back – Mr. H- said he would manage all this for me [...] home at 4 – wrote note to ‘Henry Heneage Esquire attaché to the British Embassy’ enclosing my passports and saying Eugenie’s was not yet signed by the Swiss Chargé d’affaires.” – Dal diario di Anne Lister, 21 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0045]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
E così, il 22 di giugno, il passaporto fu firmato dall’ambasciatore sardo e quello austriaco:
“Una nota molto cortese da Mr. Heneage che allega i passaporti vidimati dagli ambasciatori di Sardegna e di Austria – Dice che non è necessario inviare il passaporto della mia cameriera al funzionario diplomatico svizzero – Lo farà il mio Ministero degli Esteri quando avrò lasciato la Francia – E’ deciso che partiremo domani.”
Dal diario di Anne Lister, 22 giugno 1834, traduzione.
“Very civil note from Mr. Heneage enclosing the passports visaed by the Ambassadors of Sardinia and Austria – says it is not necessary to send my maid’s passport to the Swiss chargé d’affaires – my own Foreign office will do when out of France – determine to be off tomorrow." – Dal diario di Anne Lister, 22 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0045]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Timbro: Regno di Sardegna e firma dell'ambasciatore sardo – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato dall’Ambasciata
di Sardegna.
Parigi, il 22 giugno 1834.
per autorizzazione
Il Sottosegretario di Stato
Attaché all’Ambasciata
Célestin Nasi
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Vu à l’Ambassade
de Sardaigne.
Paris, le 22. Juin 1834.
par autorisation.
Le Sous-Secrétaire d’Etat
Attache à l’Ambassade
Célestin Nasi
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, trascrizione.
Secondo l’Almanach Royal et National del 1834, il Cavaliere Celestino Nasi di Pamparato (in Piemonte) era Sottosegretario di Stato presso l’Ambasciata del Regno di Sardegna sita in Rue Saint-Dominique n. 69 a Parigi.
Firma dell'ambasciatore austriaco – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato all’Ambasciata d’Austria
Valido per il Regno Lombardo Veneto
Parigi, il 22 giugno 1834
De Schweiger
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Vu à l’Ambassade d’Autriche
Bon Pour Le Royaume Lombardo Venetien
Paris Ce 22 Juin 1834
De Schweiger
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, trascrizione.
Monsieur de Schweiger era il Secondo Segretario dell’ambasciata austriaca di Rue Saint-Dominique-Saint-Germain n. 107, mentre l’ambasciatore era il Conte Antoine d’Appony, che Anne aveva descritto come “un omino di bell’aspetto, che pare intelligente e piacevolmente galante – l’avevo visto prima, ma mai così da vicino” (handsome intelligent looking agreeable gentlemanly little man – had seen him before, but never so near, giovedì 26 novembre 1829, SH:7/ML/E/12/0122).
Purtroppo, però, nonostante fosse tutto predisposto anche in tal senso Anne ed Ann non riuscirono ad avventurarsi anche nei territori del Regno Lombardo-Veneto (già visitato nel 1827 in compagnia di Maria e Jane Barlow), forse anche per premura di far ritorno a casa dopo un viaggio già così lungo.
La Confederazione Svizzera
Una settimana esatta dopo il loro arrivo a Parigi, Anne Lister ed Ann Walker lasciarono la capitale per esplorare le Alpi italo-svizzere e italo-francesi:
“Si prepara la borsa da viaggio – colazione alle 8 ¾ [a.m.] – Via dall’Hotel de la Terrasse, Rue de Rivoli, a Parigi alle 10.40.”
Dal diario di Anne Lister, 24 giugno 1834, traduzione.
“Alzata alle 6.30 [a.m.]. Colazione alle 8.20. Via dall’Hotel de la Terrace (Rue de Rivoli) alle 10.40.”
Dal diario di Anne Walker, 24 giugno 1834, traduzione.
“Packing travelling bag – breakfast at 8 ¾ – off from the hotel de la Terrasse, Rue de Rivoli at Paris at 10 40/..”. – Dal diario di Anne Lister, 24 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0046]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Up at 6 30 . Breakfasted at 8 20. Off from Hotel de la Terrace (Rue de Rivoli) at 20 11”. – Dal diario di Ann Walker, 24 giugno 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/9]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Passando per Joigny, Auxerre, Digione, Dole, Morey e Ferney-Voltaire (ultimo territorio francese, il cui nome trae origine dal castello eretto dal filosofo François-Marie Arouet, ovvero Voltaire), il 30 giugno 1834 Anne ed Ann entrarono in territorio svizzero, mostrando il passaporto a Le Grand-Saconnex, un ex-comune francese acquisito dal Cantone di Ginevra a seguito dell’accordo con la Francia stipulato nel 1815:
"Vu par la gendarmerie / genevoise Saconnex [Le Grand-Saconnex] le 30 Juin 1834" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato dalla gendarmeria
ginevrina di Saconnex [Le Grand-Saconnex], il 30 giugno 1834.
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
“Il confine franco-svizzero è da qualche parte appena fuori Ferney [Ferney-Voltaire] – fermate alle 5:10 [p.m.] alla polizia a Great Saconnex [Le Grand-Saconnex], un bel paese o cittadina? Ho mostrato il mio passaporto inglese rilasciato dal Ministero degli Esteri, decisa a mettere via gli altri 2 – Ho mostrato nuovamente il passaporto entrando a Ginevra – L’ho lasciato e mi hanno dato una ricevuta da firmare prima di riavere indietro il passaporto – Tutta questa meticolosità per via dei recenti accadimenti di Lione.”
Dal diario di Anne Lister, 30 giugno 1834, traduzione.
“The French Swiss boundary is somewhere just out of Ferney [Ferney-Voltaire] – stopt at 5 10/.. at the police at the Great Saconnex [Le Grand-Saconnex], a good village or little town? and shewed my English foreign office passport determined to put the other 2 away – shewed passport again on entering Geneva – left it, and they gave me a ticket to be signed by me before receiving back my passport – all this particularity in consequence of the late affair at Lyons.” – Dal diario di Anne Lister, 30 giugno 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0049]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Gli ‘accadimenti di Lione’ a cui Anne si riferiva (“the late affair at Lyons”) erano la seconda rivolta dei Canut dell’aprile 1834, ovvero l’insurrezione degli operai impiegati nella tessitura della seta contro le dure condizioni di lavoro e il basso salario, che aveva avuto un drammatico precedente già nel novembre del 1831.
Da lì percorsero circa 4 chilometri per giungere al Hotel des Bergues a Ginevra: "Arrivate al grande, nuovo e bell’hotel des Bergues alle 5.40 [p.m.]." (Alighted at the large, new, handsome hotel des Bergues at 5 40/.., Anne Lister, SH:7/ML/E/17/0049).
“Via verso Ginevra, dove siamo arrivate alle 5.30 [p.m.] – Abbiamo preso 4 appartamenti molto confortevoli presso l'Hotel de Berg [Bergues], che è stato costruito da una società di gentiluomini che hanno acquistato quel quartiere della città e vi stanno apportando grandi miglioramenti.”
Dal diario di Ann Walker, 30 giugno 1834, traduzione.
“Off to Geneva, where we arrived about 5 30 – Engaged 4 very comfortable apartments at the Hotel de Berg [Bergues] – which has been built by a company of gentlemen who have bought that quarter of the city and are making great improvements there.” – Dal diario di Ann Walker, 30 giugno 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/13]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Siamo molto a nostro agio, abbiamo un ottimo appartamento e una bellissima vista sulle montagne: il fiume, il bel ponte finito sei settimane fa, il quai così migliorato, con grandi e begli edifici in pietra con portici, che non riconoscerei più il posto, sono proprio sotto le nostre finestre – Manteniamo fresche le nostre stanze chiudendo fuori il sole e l'aria calda esterna; eppure ci sono 72° Fahrenheit ora che sono le 2 ½ p.m.”
Da una lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834, traduzione.
Lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834 in cui si legge: “We are very comfortable, have a very good apartment, and have a beautiful view of the mountains – the river, the handsome bridge, finished six weeks ago, the quai, so improved with large, good, arcaded, stone buildings, that I should not know the place again, are just under our windows – We keep our rooms cool by shutting out the sun and hot external air; yet Fahrenheit stands at 72° now at 2 ½ p.m.” – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/787.
Un hotel che entrambe trovarono molto confortevole durante il soggiorno dal 30 giugno al 3 luglio 1834. La struttura, aperta solo tre mesi prima (come Monsieur Rufenacht raccontò alle viaggiatrici), affacciava sul Lago Lemano (il Lago di Ginevra), dove a tutt’oggi è un hotel di lusso:
Français : Livre: "Souvenir du lac de Genève et ses environs : Vallée de Chamounie, Grand St. Bernard, Pont à Fribourg etc.", Hotel des Bergues & Isle : J.J. Rousseau à Genêve. Détail.
“Ho fatto salire il direttore – Mi ha detto di non avere tante stanze – 34 camere padronali su 4 piani invece di 5 – Non avrebbe potuto avere prezzi fissi come da Meurice perché M- aveva solo ospiti inglesi e lui (M. Rufenacht) doveva prendere in considerazione tutti – Ora c’erano 6 famiglie francesi e solo 2 inglesi (noi ed un'altra) – sono solo 3 mesi che ha aperto l'hotel.”
Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, traduzione.
“Had the master of the house up – said he had not so many rooms – 34 chambres de maitre on 4 étages instead of 5 – could not have fixed prices as Meurice’s, because M- had only English and he (M. Rufenacht) must depend upon all – had now 6 French families and only 2 English ourselves and another – only 3 months since he opened the hotel.” – Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0050]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
M. Rufenacht era Alexander Emanuel Rüfenacht (Hindelbank, 1793). Dopo un periodo nel reggimento svizzero al servizio della corona francese, negli anni venti dell’Ottocento divenne proprietario di una pensione e di una locanda, divenendo poi direttore dell’Hotel des Bergues di Ginevra dal 1834 al 1861.
Anne ed Ann si presero del tempo per rispondere alla lettera di zia Anne Lister, che le aveva informate della sorpresa e dell’irritazione suscitate nella famiglia Walker da questo viaggio inaspettato della giovane nipote:
“Due delle tre lettere per Adny [1] erano da sua sorella, che soffriva per un problema agli occhi, ma per il resto stava bene, in attesa del parto all'inizio di ottobre; ma non ne fate parola, a meno che non siate certa che Miss Cliff-hill lo sappia – Che sciocco irritarsi per non aver sentito parlare prima dell’idea di Parigi! Voi sapete che io stessa non lo sapevo fino a poco prima di lasciarvi – Adny non ne sapeva nulla fino alla sera prima della partenza da York e, per di più, la cosa non era stata assolutamente decisa fino al momento di lasciare Londra – Queste voci sono una sciocchezza – Ho risposto a Mrs. H. [Henry] Priestley, quando le ho fatto visita il 24 aprile e insinuava mio malgrado che avrei portato A- [Adny] all'estero, che non avevo alcuna intenzione di lasciare l'Inghilterra mentre Voi stavate così male e quindi non avevo alcuna intenzione di andarci quest'estate – Penserà che fosse un elusione – Ma Voi sapete che era assolutamente vero – e se non fosse stato per le circostanze (tutto quello che Vi ho detto) la portata del mio viaggio sarebbe stata nei nostri laghi inglesi per due o tre settimane – La verità è che stavo male, o qualcosa del genere, e volevo un po' d'aria di montagna.”
Da una lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834, traduzione.
[1] — Nella sua lettera datata 13 giugno 1834, e diretta a zia Anne Lister (SH:7/ML/780), Anne Lister usa per la prima volta il nomignolo “Adny” per Ann Walker: Miss W- [Walker], whom I shall in future call Adny, is however quite well (“Miss W- [Walker], che in futuro chiamerò Adny, comunque sta abbastanza bene”). Nei diari, invece, è riportato due giorni dopo: Adny lay down (SH:7/ML/E/17/0043). A volte Anne ricorre ad una sua variazione, ovvero “Adney”. “Dearest”(ovvero “Carissima”) era invece l'appellativo usato per Anne Lister nel diario di Ann Walker.
Lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834 in cui si legge: “Two of the three letters for Adny [1] were from her sister, suffering from her eyes, but otherwise well, expecting to be confined the beginning of October; but you are not to name this, unless you are sure Miss Cliff-hill knows it – How foolish to be annoyed about not having heard of the Paris scheme sooner! – You know, that I myself did not know of it till just before I left you. – that Adny knew not a syllable about it till the evening before we were off from York, and that, into the bargain, it was by no means positively fixed till we left London.” – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/787.
Già il primo di luglio Ann Walker aveva riportato nel suo diario il suo malumore riguardo l’argomento:
“Ho scritto a mia zia [Miss Walker di Cliff Hill], che nella sua lettera a Mrs. Lister [zia Anne Lister] aveva detto di essere molto offesa perché lei non aveva saputo prima che sarei venuta all'estero benché lo sapesse il mondo da mesi – Ho detto a mia zia che mi dispiaceva sentirla così, che non avrei potuto dirglielo prima perché io stessa non ne ero a conoscenza e che avevo scritto a lei – e a mia sorella – non appena la cosa era stata stabilita, che con non avevo mai voluto tacere loro né tenerle all’oscuro di alcunché, e che non era da me raccontare i miei piani a chiunque tranne che a lei (mia zia) [...] A mia sorella [ho scritto che] [...] mia zia si era risentita per non essere stata informata subito del mio andare all'estero – e che avevo scritto sia a lei che a mia zia non appena era stato deciso.”
Dal diario di Ann Walker, 1 luglio 1834, traduzione.
“Wrote to my aunt [Miss Walker of Cliff Hill] whom Mrs. Lister [Aunt Anne Lister] said in her letter was very much hurt that she did not know sooner I was coming abroad tho’ it had been talked of by all the world for some months – said to my aunt that I was sorry to hear this, it was out of my power to tell her sooner as I did not know myself and wrote to her, and my sister, as soon as it was fixed, that to them I had never been intentionally uncommunicative, and that it was very unlike me, to tell my plans to all the world but herself (my aunt) [...] to my sister [wrote that] [...] my aunt being hurt at not sooner being apprised of my coming abroad – that I wrote both to her and my aunt as soon as it was fixed.” – Dal diario di Ann Walker, 1 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/13]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Sempre nella stessa lettera indirizzata a Shibden Hall, Anne comunicò alla zia la loro intenzione di partire per Chamonix-Mont-Blanc procedendo per Courmayeur e Aosta, nell’allora Regno di Sardegna.
“Giovedì partiremo per Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc], di lì per Martigny, poi verso il Gran San Bernardo, e giù ad Aosta per vedere il Piccolo San Bernardo, poi ritorneremo via Courmayeur. Dopo penseremo alla nostra prossima escursione – Lasceremo qui Eugenie, la carrozza e tutto quanto tranne un cambio o due di biancheria.”
Da una lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834, traduzione.
Lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834 in cui si legge: “We shall be off for Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] on Thursday, from there to Martigny, thence to the Great Saint Bernard, and down to Aosta, see the little Saint Bernard, and return by Courmayeur.” – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/787.
“Partiremo giovedì per Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] – da lì per Martigny, Gran San Bernardo, Aosta, Piccolo San Bernardo e ritorneremo via Courmayeur [Courmayeur] – In tutto ci potrebbero volere 8 o 10 giorni.”
Dal diario di Anne Lister, 1 luglio 1834, traduzione.
“To be off for Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] on Thursday – from there to Martigny, Great Saint Bernard, Aosta, little Saint Bernard and return by Cormayeur [Courmayeur] – all this may take 8 or 10 days.” – Dal diario di Anne Lister, 1 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0049]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
E, difatti, sul passaporto si trova anche il sigillo della Repubblica e Cantone di Ginevra, firmato dal Console Sardo per Chamonix-Mont-Blanc:
Sigillo della Repubblica e Cantone di Ginevra – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato a Ginevra 1 luglio 1834
Valido per Chamonix
mediante l'autenticazione del tenente della Polizia
incaricato del visto del Console Sardo
Visto a Ginevra 1 luglio 1834
a Chamonix
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Vu à Genève 1 Juillet 1834
Bon pour Chamonix
par Authentification du lieutenant de Police
à charge du visa de Monsieur le Consul sarde
Vu à Genève 1 Juillet 1834
à Chamonix
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, trascrizione.
Prima di ripartire, Anne Lister acquistò anche una piccola guida della città, che per diversi giorni restò la loro base durante il tour del Monte Bianco):
“A- [Adny] ed io (con George) siamo state fuori dalle 7.55 [p.m.] alle 9 a passeggiare in città – Bellissima giornata – F70° alle 9.50 – ho comprato una piccola guida di Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] questa sera."
Dal diario di Anne Lister, 1 luglio 1834, traduzione.
“A- [Adny] and I (took George) out from 7 55/.. to 9 sauntering in the town – very fine day – F70° at 9 50/.. – bought little Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] Guide this evening” – Dal diario di Anne Lister, 1 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0049]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il Regno di Sardegna
Nel 1834 Carlo Alberto di Savoia-Carignano sedeva sul trono del Regno di Sardegna. Il reame comprendeva, oltre ovviamente all’isola sarda, diverse regioni del Nord-Ovest della penisola (oggi Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, i territori lombardi di Lomellina e Oltrepò Pavese e alcuni della zona piacentina) e parte dell’attuale Francia, tra cui la Contea di Nizza e il Ducato di Savoia. Quest’ultimo, che sin dal X secolo era una contea di proprietà sabauda, nel 1416 fu elevato a ducato con capitale a Chambéry. Dopo l’annessione della contea di Asti nel 1531 e il successivo Editto di Rivoli del 1561 (che fra l’altro riconobbe l’italiano come la lingua ufficiale in ambito amministrativo all’interno del ducato), nel 1563 Torino divenne la nuova capitale, rimanendo tale fino all’unità d’Italia, ad eccezione di alcuni brevi periodo (come quello dell’occupazione francese). Solo il Trattato de L’Aia del 1720 conferì agli stati governati dai Savoia l’attributo di Regno, sul cui trono si insediò Vittorio Amedeo II. In seguito alla caduta di Napoleone, l’editto del 10 novembre 1818 promulgato dal Re di Sardegna deliberò la suddivisione del territorio sabaudo in divisioni (gli ex-dipartimenti francesi), province e comuni. Le prime erano otto e comprendevano: Savoia (di cui Chambéry era il capoluogo), Torino, Cuneo, Alessandria, Novara, Aosta, Genova e Nizza.
Tavola da utilizzare per la composizione della carta topografico-militare delle Alpi in dodici fogli di Raymond, Jean-Baptiste S., Michel, F. P. (17..-18..?).
Il tour di Anne Lister ed Ann Walker nei territori del Regno di Sardegna le impegnò per circa un mese, talora varcando i confini per ritrovarsi di nuovo in Svizzera (come quando visitarono l’Ospizio del Gran San Bernardo).
Il versante francese
La mattina del 3 luglio 1834 Anne Lister ed Ann Walker si svegliarono alle 5 passate, per prepararsi alla partenza:
“Controllato i conti ecc. fino alle 6.40 [a.m.] – Poi mi sono vestita – colazione alle 8 ½ – ho svuotato i bauli e li ho quasi rifatti da sola – Così presa tra una cosa e l'altra che non siamo potute uscire fino alle 10.40."
Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, traduzione.
“Looking over money etc. till 6 40/.. – then dressed – breakfast at 8 ½ – had the imperials turned out and almost repacked them myself – busy over one thing or other that could not get out till 10 40/..” – Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0050]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il tempo di fare le ultime compere, alle 12:40 le due donne ed i loro domestici lasciarono l’Hotel des Bergues. Quando arrivarono al confine tra Francia e l’allora Regno di Sardegna Anne ebbe cura di nascondere dei fazzoletti di seta che aveva comprato per Ann Walker ad 1/50 [1 scellino e 50 pence], per timore che la merce venisse trattenuta alla Dogana, come messa in guardia dal facchino dell'albergo a Ginevra. (the porter advised our not attempting to bring the 3 handkerchiefs common Swiss striped muslin [...] sure to be taken and would subject us to have everything examined, “il facchino ci ha consigliato di non tentare di portare i 3 fazzoletti di semplice mussola svizzera rigata [...] perché sicuramente sarebbero stati confiscati e ci avrebbero causato un'ispezione completa”, SH:7/ML/E/17/0050).
Tutto andò liscio, fortunatamente, dal momento che Anne aveva trovato un ottimo nascondiglio per quei tre fazzoletti:
“Via dall’Hotel des Bergues alle 12.40 [p.m.] – Sono corsa al negozio per i fazzoletti (non li ho mandati a casa) e li ho infilati nelle mie mutande – poi ho chiuso gli scuri Miss W- [Walker] ha chiuso gli occhi e ho tirato fuori un panno assorbente dalla borsa e l’ho spillato a tre fazzoletti e messo il tutto addosso e l’ho portato fino a quando abbiamo passato la dogana sarda – Niente panorama sul lago dopo che abbiamo perso di vista Ginevra – un bel tragitto, ricco, bello, magnifico – entrando ad Amenas [Annemasse] all’1.33 i Carabinieri Sardi ci hanno cortesemente chiesto se avessi nulla da dichiarare – no! E ci hanno lasciate passare – 2 minuti più avanti ci siamo fermate un attimo (alla dogana?), abbiamo mostrato i passaporti e ci hanno consentito di proseguire immediatamente."
Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, traduzione.
“Off from the hotel des Bergues at 12 40/.. – ran to the shop for handkerchiefs (not sent home) and stuffed them in my drawers – then let down the blinds Miss W- [Walker] shut her eyes and I got napkin out of bag and pinned to it the three handkerchiefs and put all on and wore them till we had passed the Sardinian custom house no view of the lake after getting out of sight of Geneva – fine, rich beautiful magnificent drive – on entering Amenas [Annemasse] at 1 33/.. the Sardinian Carabiniers civilly asked if I had anything à declare – non! and they let us pass on – 2 minutes farther stopt a moment (at the Douane?) and shewed our passports and were suffered to drive on immediately.” – Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0050]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Come raccontò anche Anne, dunque, a controllare i confini del regno vi erano i Carabinieri Reali: la nascita dell’Arma risale a circa 20 anni prima, quando Vittorio Emanuele I era tornato sul trono di Sardegna dopo la parentesi napoleonica. Con le Regie Patenti del 13 luglio 1814, il re aveva infatti decretato la creazione di questo nuovo corpo - che si ispirava alla Gendarmeria francese - i cui compiti erano tutelare l’ordine pubblico e garantire la difesa del Regno. Secondo i criteri dell’epoca potevano arruolarsi volontariamente coloro che avevano servito per circa quattro anni in altri corpi, purché fossero di statura superiore a un metro e settantacinque e sapessero leggere e scrivere. La paga ammontava inizialmente a cinquecento Lire per un carabiniere a piedi e a mille Lire per uno a cavallo. In circa due anni aumentò da 700 (agosto 1814) a 2.000 Lire nel 1816. Dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia nel 1861 il Corpo dei Carabinieri Reali divenne l’Arma dei Carabinieri, che conosciamo oggi.
Anche questo nuovo passaggio alla frontiera è testimoniato dal timbro sul passaporto:
"Vu bon pour Bonneville / Annemasse le 3 Juillet 1834" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Visto valido per Bonneville
Annemasse il 3 luglio 1834
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Le prime dogane tra la Francia e il regno sabaudo risalgono al 1790 e il 1792: dopo la fine dell’egemonia francese, nei due domini furono istituite zone franche, ovvero delle aree delimitate da entrate ed uscite e sottoposte ad un controllo doganale.
Alle quattro di pomeriggio del 3 luglio Anne Lister ed Ann Walker arrivarono a Bonneville, che nel 1834 era ancora il capoluogo di una delle tre provincie della Divisione di Annecy e, quindi, un dominio sabaudo:
“All’1.50 [p.m.] forte pioggia e tuoni – la pioggia ha continuato per tutto il resto della strada fino a Bonneville (si è schiarito molto presto per un momento dopo il nostro arrivo) e a circa mezz'ora dalla città i tuoni erano così vicini e forti e i lampi così frequenti e forti da far impallidire le labbra di A- [Adny] che si è spaventata parecchio – a B- alle 4 e ¼ (La Posta) abbiamo deciso di fermarci per la notte – cena alle 5 ½ in 50 minuti – ottimo arrosto di vitello – molto comodo."
Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, traduzione.
“Alzate e partite per Bonneville all’ 1 ½ [p.m.] – un violento temporale, arrivate a Bonneville alle 5 – Il postiglione ci ha ingannate sui Carabinieri."
Dal diario di Ann Walker, 3 luglio 1834, traduzione.
“At 1 50/.. heavy rain and thunder – the rain continued all the rest of the way to Bonneville (cleared up very soon for a short while after our arrival) and about ½ hour from the ville the thunder was so near and loud and the lightning so frequent and vivid A-‘s [Adny] lips turned pale and she was a good deal frightened – at B- at 4 ¼ (La Poste) settled to stay all night – dinner at 5 ½ in 50 minutes – excellent roast veal – very comfortable.” – Dal diario di Anne Lister, 3 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0051]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Up and off for Bonneville at 1 ½ – violent thunder storm arrived at Bonneville 5 – Postillion cheated us about the Carabiniers.” – Dal diario di Ann Walker, 3 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/13]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il 4 luglio, partite da Bonneville, Anne ed Ann lasciarono la carrozza ed Eugenie a Sallanches (come avevano deciso 2 giorni prima: “quindi lascerò la carrozza ed Eugenie a Sallanches” (so I shall leave the carriage at Sallenche [Sallanches] and Eugenie too, SH:7/ML/E/17/0050) per procedere insieme al domestico George su uno charabanc (una carrozza scoperta, usata comunemente per le escursioni) verso Chamonix-Mont-Blanc, proprio alle pendici del maestoso monte, dove arrivarono alle 7 e 5 di sera e si sistemarono all’Hotel de Londres.
Qui assunsero due guide David e Michel (“satisfied with my 2 guides, David Foliguet [2] and Michel Dévouassoud” “soddisfatta delle mie due guide, David Foliguet e Michel Dévouassoud”, SH:7/ML/E/17/0051) che le accompagnarono poi per tutto il tragitto.
[2] — Nel “Manuel du voyageur en Suisse” del 1840 tra le guide della Valle di Chamonix si legge “Foliguet (David)”.
“Via da La Posta di Bonneville alle 6.12 [a.m.] [...] a Sallanche [Sallanches] alle 9.35 – colazione lì all’hotel de Bellevue – bel panorama sul Monte Bianco dal balcone – ho sistemato le nostre cose – ho preparato la mia borsa da viaggio per le nostre escursioni in montagna [...] ha piovuto quasi per tutto il percorso da S- a Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] alle 7.05 all’ Hotel de Londres – A- [Adny] fradicia, l’ho messa a letto subito prima di cena alle 8 e ho fatto sistemare il tavolo accanto al letto – 1 camera doppia e 1 camera singola adiacente per George."
Dal diario di Anne Lister, 4 luglio 1834, traduzione.
“Via da Sallanche [Sallanches] dove abbiamo fatto colazione – abbiamo lasciato Eugenie la carrozza e siamo partite per Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] all’1 [p.m.]– a Servoz ho comprato un erbario – Ci siamo fermate a Saint Gervase dove tutti, eccetto i malati, cenano nella sala da pranzo – lo char-à-banc è terribile – C’era un temporale quando siamo arrivate a Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] alle 5 ½ – Abbastanza fradicia, e costretta ad andare a letto poiché non avevo un ricambio – è venuta la guida David Foliguet."
Dal diario di Ann Walker, 4 luglio 1834, traduzione.
“Off from La poste Bonneville at 6 12/.. [...] at Sallenche [Sallanches] at 9 35/.. – breakfast there at the hotel de Bellevue – fine view of Mont Blanc from the balcony – arranged our things – packed my travelling bag for our mountain wanderings [...] rain very nearly all the way from S- to Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] at 7 5/.. Hotel de Londres – A- [Adny] wet put her to bed immediately before dinner at 8 and had the table placed at her bedside – 1 double bedded room and 1 single ditto adjoining for George.” – Dal diario di Anne Lister, 4 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0051]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Off to Sallanche [Sallanches] where we breakfasted – left Eugenie and carriage and off for Chamouni [Charmonix-Mont-Blanc] at 1 – bought at Servoz a herbary – stopped at Saint Gervase – where everybody but the sick dine at table d’hote [hôte] – char-à-banc detestable – thunder storm arrived at Chamouni [Charmonix-Mont-Blanc] 5 ½ – quite wet, and obliged to go to bed had no change of clothes – David Foliguet guide came.” – Dal diario di Ann Walker, 4 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/13]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Tra il 5 ed il 6 luglio Anne ed Ann attraversarono il Mer de Glace e il Colle di Voza, ammirarono il Ghiacciaio di Bionnassay, entrando nel Val Montjoie per sostare a Les Contamines-Montjoie, un comune francese in Alta Savoia dove degustarono per la prima volta il vino bianco d’Asti:
“L’albergo del Glacier à trios têtes [Ghiacciaio a tre teste] a Contamine [Les Contamines-Montjoie] (una bella cittadina alpina con una bella chiesa) davvero un alloggio di paese ma eravamo abbastanza a nostro agio – niente tende – niente camerino – niente secchi per i piedi - non più di una pinta d'acqua a testa – e delle bacinelle marroni grandi come piccole tortiere per lavarci – A cena dalle 6 ½ [p.m.] alle 7 ¾ , buon arrosto di vitello e pollo ecc. – vino bianco d'Asti, assaggiato per la 1a volta."
Dal diario di Anne Lister, 6 luglio 1834, traduzione.
“Attraversato il Col de Voza fino a Contamine [Les-Contamine-Montjoie], arrivate alle 5 [p.m.] – abbiamo cenato, bevuto del vino d’Asti, siamo andate a letto."
Dal diario di Ann Walker, 6 luglio 1834, traduzione.
“The auberge de Glacier à trios têtes at Contamine [Les Contamines-Montjoie] (a good little Alpine town with good church) quite a village auberge but we were very tolerably comfortable – no curtains – no dressing room – no foot pails – not more than a pint of water each – and small brown pie-dish like basins to wash in – Sat over dinner from 6 ½ to 7 ¾ , good roast veal and chicken etc. etc. – vin d’Asti blanc, 1st time of our tasting it”. – Dal diario di Anne Lister, 6 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0052]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Crossed the Voza down to Contamine [Les Contamines-Montjoie], arrived at 5 – dined, had Vin d’Asti, went to bed.” – Dal diario di Ann Walker, 6 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/14]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Alle 6 di mattina del 7 luglio la comitiva si rimise in viaggio oltrepassando il Col du Bonhomme, Les Chapieux, il Col des Fours, fino a Motets, ovvero Refuge (o rifugio) des Mottets in Savoia, poco lontano dal confine con la Valle d’Aosta:
“In circa 20 minuti al nostro Albergo a Motets [Mottets] alle 3.35 [p.m.] – uno splendido chalet – A- [Adny] ed io avevamo una una piccola stanza doppia di sotto, tra la cantina la stalla delle mucche e il fienile, e George dormiva nella stanza accanto."
Dal diario di Anne Lister, 7 luglio 1834, traduzione.
“Abbiamo attraversato una bella valle fino a Mottet [Motets] – Un semplice chalet, ma una stanza comoda tra le mucche e il fienile. La donna molto educata e veloce nel sistemare una tenda per il camerino – Dell’ottimo montone per cena e dopo siamo uscite."
Dal diario di Ann Walker, 6 luglio 1834, traduzione.
“In about 20 minutes at our Auberge at Motets [Mottets] at 3 35/.. – a splendid chalet – A- [Adny] and I had a small double bedded low room between cellar cowhouse and hay loft and George slept in the next room.” – Dal diario di Anne Lister, 7 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0052]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Went thro’ a pretty valley to Mottet [Motets] – a mere chalet, but a comfortable apartment between cows, and the hayloft. woman very civil, and quick in putting up a curtain for a dressing room – some excellent mutton for dinner afterwards went out.” – Dal diario di Ann Walker, 6 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/14]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Questa sosta mise anche alla prova lo spirito di adattamento delle due donne, dal momento che la loro sistemazione le portò davvero dalle stelle degli alberghi a una stalla: nella lunga lettera alla zia Anne Lister scrissero infatti “a Mottets abbiamo dormito tra le mucche e il fienile” (At Mottets we slept between cows and the hayloft, SH:7/ML/791).
Il versante italiano
La mattina dell’8 luglio, Anne Lister ed Ann Walker lasciarono il rifugio. Lungo il tragitto, si imbatterono in una valanga verificatasi sul ghiacciaio di Mottets:
“Via da Motets [Mottets] (pronunciato Mot-tes) alle 6.20 [a.m.] – Salita ripida, il sentiero spesso a picco sul torrente o su dei precipizi – A- [Adny] spaventata, nervosa e un po’ nauseata – Una valanga sul ghiacciaio di Motets [Mottets] (come sul Mer de Glace) al nostro passaggio."
Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, traduzione.
“Off from Motets [Mottets] (pronounced Mot-tes) at 6 20/.. – steep ascent the track often high over the torrent or some precipices. A- [Adny] frightened, nervous and sickish – an avalanche on the glacier de Motets [Mottets] (as on the mer de glace) as we passed.” – Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Alle 7 e 53 erano sulla vetta del Colle della Seigne, la cui vista sul Monte Bianco era considerata una delle migliori. Non così quel giorno, però, probabilmente a causa dell'intensa pioggia caduta:
“Sulla vetta del Colle della Seigne alle 7.53 [a.m.], il Monte Bianco (sulla sinistra) nascosto – La ragione principale del passare dal Colle della Seigne è che da lì si ha la miglior vista sul Monte Bianco – siamo state sfortunate – Il panorama, tuttavia, era ancora molto bello."
Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, traduzione.
“At the top of the Col de la Seigne at 7 53/.., Mont Blanc (left) hid – the great object for passing the Col de la Seigne is that from it is the best view of Mont Blanc – we were unlucky – the view, however, was still very fine.” – Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Per rifocillarsi fecero una breve sosta allo chalet nella valle Allée Blanche (ora Lex Blanche):
“Ci siamo fermate un'ora perché A- [Adny] potesse mangiare il pollo e il vitello freddi e bere il resto della sua bottiglia di vino d’Asti presa a Contamine [Les Contamines-Montjoie] – Era agitata e non stava bene stamattina – deve mangiare e bere bene e rallegrarsi e poi, come le dico, farà meraviglie."
Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, traduzione.
“Stopt an hour for A- [Adny] to eat cold fowl and veal and take the reminder of her bottle of Contamine [Les Contamines-Montjoie] vin d’Asti – she was nervous, and not well this morning – must eat and drink well and be cheered up and then, as I tell her, she will do wonders.” – Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Dopo un’ora ripresero il viaggio, ma mentre Anne rimontò in sella al suo mulo, Ann preferì camminare, perchè spaventata dai precipizi e dal tracciato alquanto angusto:
“A- [Adny] ha camminato ancora per un'ora (troppo agitata e spaventata per cavalcare sullo stretto sentiero in mezzo a queste rocce e precipizi) finché non abbiamo raggiunto quasi il fondo valle – Molto caldo durante la cavalcata lungo il fondo e le mosche erano molto fastidiose per i nostri muli."
Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, traduzione.
“A- [Adny] walked an hour longer (too nervous and frightened to ride along the narrow track amid these rocks and precipices) till we nearly reached the bottom of the valley – very hot riding along the bottom and the flies very troublesome to our mules.” – Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Più avanti, si fermarono per ammirare il Ghiacciaio della Brenva, che si estende su una superficie circa 7 kmq per una lunghezza di 6.700 metri:
“Siamo scese per ammirare il ghiacciaio – Essere così vicine e guardarlo da una certa altezza è stato uno spettacolo istruttivo rispetto alla natura dei ghiacciai in generale."
Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, traduzione.
“Alighted to look at the glacier – our being so near and looking from some height made the sight instructive as to the nature of glaciers in general.” – Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Nel pomeriggio, giunsero l’Hotel Ange a Courmayeur:
“Risalite in sella ai nostri muli – abbiamo superato le terme, 2 belle case bianche che parevano nuove poco lontano (a sinistra) e giunte a l'Angelo il grande albergo di Courmayeur alle 2.08 [p.m.] – Molto bello per tutto il tragitto – 10 minuti di acquazzone ¼ d'ora dopo il nostro arrivo – cena alle 5 e ¼ in un'ora Miss W- [Walker] prima si era sdraiata e aveva aperto una nuova bottiglia di vino d'Asti."
Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, traduzione.
“Arrivate a Courmayeur alle 4 – cena alle 5"
Dal diario di Ann Walker, 8 luglio 1834, traduzione.
“Remounted our mules – passed the baths, 2 nice, white new-looking houses at a little distance (left) and alighted à l’Ange the great hotel at Courmayeur at 2 8/.. – very fine all our way – 10 minutes shower ¼ hour after our arrival – dinner at 5 ¼ in an hour Miss W- [Walker] had previously lain down and had a fresh bottle of vin d’Asti.” – Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Arrived at Courmayeur at 4 o’clock – dinner at 5.” – Dal diario di Ann Walker, 8 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/15]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il Ghiacciaio della Brenva, da: “Travels Through the Alps of Savoy and Other Parts of the Pennine Chain with observations on the Phenomena of Glaciers” di James David Forbes, 1843.
Una cartolina dei primi del '900, in cui è ritratto l'Hôtel de l’Ange a Courmayeur, La Stampa.
Anne fu molto colpita dalla posizione della città valdostana, scrivendo nel suo diario che: “Courmayeur è situata magnificamente in una conca profonda con due valli che si aprono a ciascuna estremità." (Courmayeur very beautifully situated in deep basin with 2 valleys opening into it at each end, SH:7/ML/E/17/0053).
Verso la fine del Seicento, la città di Courmayeur divenne un'importante stazione turistica grazie alle sue acque termali: per tale ragione, nel secolo successivo, furono edificate due importanti strutture alberghiere: l’Hôtel de l’Ange e l’Hôtel de l’Union, che ospitavano sia viaggiatori che ammalati sottoposti a cure termali.
Il primo - uno dei più antichi e quello scelto dalle nostre viaggiatrici - continuò la sua attività fino agli anni Novanta del XX secolo quando, per l’assenza di eredi della famiglia Peraldo che allora gestiva la struttura, fu venduto ad una società e diviso in appartamenti e negozi. Di questo grande albergo rimane la sala della table d’hôte realizzata verso la fine dell’Ottocento e dei cui dipinti e allestimento è previsto un importante recupero, come annunciato dal Comune di Courmayeur all’inizio del 2023 [3].
[3] — Tramite il progetto di riqualificazione “NextGenerationEU” finanziato dall' Unione Europea.
La sera del loro arrivo, dopo cena, Anne ed Ann uscirono per una camminata fino alla frazione di Dolonne e - come Anne spesso faceva - andarono a dare un’occhiata all’altro albergo, l’Hôtel de l’Union, che a detta di Anne era inferiore rispetto all’Ange:
“Mentre eravamo fuori siamo andate all’altra locanda, l'Union – gran bell'edificio – sembra una buona locanda, ma molto più piccola e di livello inferiore rispetto a dove siamo noi – Ci ospiterebbe al prezzo di pensione di chi alloggia, fa le terme e beve le acque, cioè 6/. [scellini] al giorno per noi e 4 franchi al giorno per George – Il nostro padrone di casa all'Angel non potrebbe farlo se restassimo solo una o due notti – anche se i suoi prezzi sono gli stessi per le terme – Può disporre di 160 letti – Ha 3 o 4 case in affitto nella cittadina - L'hotel in sé è un grande e bell'edificio attorno ad un'ampia corte quadrangolare e costruito esclusivamente per ospitare coloro che vengono per le acque.”
Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, traduzione.
“While out this evening went to the other Inn l’Union – large good looking building – seems a good Inn, but much smaller and inferior to where we are – would take us in at the pension price of those who to stay and bathe and drink the waters i.e. 6/. a day for ourselves and 4 francs a day for George – our landlord at the Angel could not do this if we only staid one or 2 nights – tho’ his prices are the same for the bathes – he can make up 160 beds – has 3 or 4 houses taken in the little town – the hotel itself is a large and good building round a largish quadrangular court and built entirely for the accommodation of those who come on account of the waters.” – Dal diario di Anne Lister, 8 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
L’Union, aperto nel 1817 da Michele Giuseppe Ruffier, si trovava come l’altro albergo in Via Regina Margherita di Savoia (ora Via Roma), vicino alla chiesa parrocchiale. Dopo la sua chiusura nel 1959, l’edificio venne demolito e al suo posto venne eretto un complesso condominiale. Anne fu molto soddisfatta dalle numerose informazioni apprese dal gestore dell’albergo: “per informazioni riguardanti le valli valdesi il nostro ospite ci ha detto di consultare il Capitano Bonnetti [Bonetti] d'Aosta, originario di queste valli” (for information respecting the Vaudois vales our host told us we should consult Captain Bonnetti d’Aoste, a native of these valleys, SH:7/ML/E/17/0053), ma reputò il servizio molto deludente, forse anche perché -come aveva notato lei stessa- la stagione era iniziata da poco:
“L’hotel dell'Angelo – Ottime stanze e letti, ma non è ancora arrivato tutto il personale (la stagione è appena iniziata) [...] avevamo bevuto una bottiglia di vino rosso d'Asti (la prima volta che abbiamo visto il rosso) eccellente, di gran lunga superiore alla bottiglia di bianco che avevamo preso sempre qui – non potevamo fare a meno di un'altra bottiglia di rosso – [il padrone di casa] ha detto ne era rimasta solo uno di quel tipo."
Dal diario di Anne Lister, 9 luglio 1834, traduzione.
“Eccellente vino d’Asti rosso – ma una cena molto misera – La carissima [Anne Lister] ha parlato con il maître dell’hotel che ha detto che era un caso, e che ci andrà meglio la prossima volta."
Dal diario di Ann Walker, 8 luglio 1834, traduzione.
“Hotel de L’Angel – good rooms and beds, but all the servants not yet come (the season only just commencing) [...] we had had a bottle of vin d’Asti rouge (1st time we saw the red) excellent far too superior to the bottle of white we had even here – could not spare us another bottle of the red – [the master] said he had but one left of that quality.” – Dal diario di Anne Lister, 9 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Excellent red vin d’Asti – but a very poor dinner – dearest spoke to maitre d’hotel, who said it was accidental, and that we should fare better another time.” – Dal diario di Ann Walker, 8 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/15]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Anne Lister ed Ann Walker erano quindi in Valle d’Aosta. Annessa al ducato di Savoia nel 1032, l’attuale regione fu una provincia autonoma durante tutto il corso del Regno di Sardegna. Questo dominio sabaudo fu il primo ad adottare il Francese come lingua ufficiale (nel 1536), alla quale si affiancò successivamente l’Italiano.
Purtroppo le nostre viaggiatrici non si fermarono a lungo a Courmayeur: l’intenzione era infatti di attraversare il Col Ferret per soggiornare ad Aosta. Alle 7 e 30 lasciarono l’alloggio per fare colazione a Prè Saint Didier, dove era atteso il passaggio dei figli del re: Vittorio Emanuele (il futuro re di Sardegna e poi d’Italia) e Ferdinando, anche loro diretti verso il capoluogo:
“I principi (2 dei figli del re) sono attesi per domani o il giorno dopo."
Dal diario di Anne Lister, 9 luglio 1834, traduzione.
“Abbiamo pranzato ad Arvier, graziosa chiesetta in cima alla collina, arco di trionfo, una costruzione temporanea per celebrare l'arrivo dei due Principi Sardi (il maggiore ha circa 12 anni) a Courmayeur, dove erano attesi il giorno successivo."
Dal diario di Ann Walker, 9 luglio 1834, traduzione.
“The princes (2 of the King’s sons) expected tomorrow or next day.” – Dal diario di Anne Lister, 9 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0053]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Lunched at Arvier, pretty little church on top of hill, triumphal arch, temporary erection to celebrate the arrival of the two Sardinian Princes (eldest about 12 years of age) at Courmayeur, where they were expected next day.” – Dal diario di Ann Walker, 9 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/15]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Siamo arrivate ad Aosta insieme a due dei figli del re."
Da una lettera di Anne Lister ed Ann Walker a zia Anne Lister, 22 luglio 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 22 luglio 1834 in cui si legge: "Came up with two of the Kings’ sons at Aosta." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/791.
Da qui Anne ed Ann proseguirono per Morgex, Villair, Leverogne, Arvier e scesero all’alloggio di Aosta alle 6 ¼:
“Via da Arvier alle 3.22 [p.m.] – 1a veduta di Aosta, in lontananza, dalla cima della collina alle 4 ¾ – poi nulla fino quasi all'arrivo – A- [Adny] ed io abbiamo camminato dalle 5 alle 5 ¾ – all'Ecu du Valais (gestito dal proprietario dell’Ange a Courmayeur) alle 6 ¼ ."
Dal diario di Anne Lister, 9 luglio 1834, traduzione.
“Arrivate ad Aosta verso le 6.15. Tutti gli Inn de France sono occupati per i principi, tranne una stanza vicino alla sala da pranzo – Siamo andate all'hotel della posta – un appartamento confortevole […] seccatura per il passaporto, non siamo riuscite a fare tutto quella notte."
Dal diario di Ann Walker, 9 luglio 1834, traduzione.
“Off from Arvier at 3 22/.. – 1st view of Aoste, in the distance, from the top of the hill at 4 ¾ – then lost till near arriving – A- [Adny] and I walked from 5 to 5 ¾ – at the Ecu du Valais (kept by the master of L’ange at Courmayeur) at 6 ¼.” – Dal diario di Anne Lister, 9 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0054]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Arrived at Aosta about 6 15. all Inn de France engaged for Princes except one room close to salle à manger – went to hotel de la poste – comfortable apartment [...] bother about passport not able to get all done that night.” – Dal diario di Ann Walker, 9 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/15]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il loro arrivo in città è anche certificato dal sigillo della Divisione d’Aosta, datato 9 luglio:
Comando della Divisione d’Aosta. 9 luglio 1834. Aquila Sabauda ad ali spiegate con al centro lo stemma della Casa Savoia – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Ad eccezione delle voci giornaliere di 8 e 9 luglio, il diario Anne Lister non ci dice molto di questo breve soggiorno: sono le pagine di Ann Walker a fornirci un completo resoconto dei loro giorni in Valle d’Aosta.
Una volta ricevuti i passaporti, Anne ed Ann partirono, con le guide e George, alle 10 del mattino intenzionate a raggiungere l’Ospizio del Gran San Bernardo (in Svizzera) dove avrebbero trascorso la notte.
A Saint-Oyen, tra Aosta e Étroubles, i Carabinieri Reali della stazione del comune convalidarono il passaporto:
Timbro: Carabinieri Reali Stazione di Saint Oyen – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Valido per la sua
destinazione
Saint Oyen il 10 Luglio 1834
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Valicato il confine italo-svizzero, il gruppo giunse all’Ospizio del Gran San Bernardo dove rimase fino alle 12 del giorno successivo:
“Arrivate a Saint B……… [San Bernardo]. Il monaco molto gentile, abbiamo passeggiato sulla terrazza e siamo andate al sito del tempio di Giove, ho raccolto un piccolo pezzo di mattone romano – l’ubicazione dell'Ospizio è piuttosto pittoresca, ma è freddo, tetro e ricoperto di neve."
Dal diario di Ann Walker, 10 luglio 1834, traduzione.
“Arrived at Saint B……… [Bernard]. Monk very civil walked out on terrace and went to site of temple of Jupiter, picked up a small piece of Roman brick – situation of Hospice rather picturesque, but cold bleak and snow clad.” – Dal diario di Ann Walker, 10 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/15]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Nella sezione del sito dedicata alle traduzioni trovate l’articolo Anne Lister sulle Alpi: il Gran San Bernardo, una descrizione delle due visite di Anne Lister allo storico ospizio.
A Ferret – in Svizzera, tra l’ospizio e Courmayeur – Anne ed Ann dormirono in una piccola stanza adiacente a quella in cui si coricarono insieme George, le guide, la proprietaria di casa e i suoi otto figli:
“Al villaggio di Ferret. C'erano due stanze per noi, le guide, George e la povera vedova con otto figli, all'inizio abbiamo pensato che George avrebbe dovuto dormire ai piedi del nostro letto, ma alla fine gli hanno preparato un letto nella stanza con la famiglia e le guide – Nel nostro piccolo appartamento, che era così basso da toccare il soffitto con le mani quando eravamo a letto, c’erano due bambini malaticci che hanno pianto gran parte della notte, la gente era molto educata e attenta e ci siamo trovate davvero abbastanza a nostro agio, e Vi assicuro che queste piccole avventure non solo ci hanno fatto divertire, lì per lì, ma in seguito ci hanno fatto apprezzare la comodità e la qualità di un buon albergo."
Da una lettera di Anne Lister ed Ann Walker a zia Anne Lister, 22 luglio 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 22 luglio 1834 in cui si legge: "At the village des Ferret. there were two rooms, for us, guides, George, and the poor widow with eight children, we thought at first that George must sleep at the foot of our bed, but a bed was at last contrived for him in the room with the family, and the guides – in our little apartment which was so low, that we would touch the ceiling with our hands when we were in bed, we had two sickly children that cried a great part of the night, the people were very civil and attentive and we were really very tolerably comfortable, and I assure you these little adventures not only seemed us to laugh at, at the time, but they made us feel the comfort and value afterwards, of a good hotel." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/791.
La compagnia fece rientro a Courmayeur la sera di sabato 12 luglio, plausibilmente scegliendo di nuovo come alloggio l’ Ecu du Valais:
“Dopo la discesa, abbiamo percorso la valle attraverso Pres [Pré De Bar] fino a Courmayeur, lì abbiamo visto le terme – Arrivate verso le 4."
Dal diario di Ann Walker, 12 luglio 1834, traduzione.
“After descent, went along valley thro’ Pres [Pré De Bar] to Courmayeur, saw baths there arrived about 4 o’clock.” Dal diario di Ann Walker, 12 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/16]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Nel suo diario, Ann Walker annotò anche una descrizione della carrozza utilizzata dai principi di Sardegna: "visto il fourgon dei Principi con una cassetta degli attrezzi e una piccola scatola rotonda per l'olio, sospesa sotto di essa" (walked out saw the Princes’ fourgon a tool box, and small round box for oil, suspended underneath it, WYC:1525/7/1/5/1/16).
Il ritorno sul versante francese
Alle dieci del mattino di domenica 14 luglio 1834 partirono per Bourg-Saint-Maurice. Da questo dominio sardo - ora un comune francese - Anne Lister ed Ann Walker optarono per lo stesso percorso dell'andata e quindi, muovendosi tra tra Italia, Svizzera e Francia, oltrepassarono il Col du Bonhomme e Les Contamines-Montjoie, fino a Chamonix-Mont-Blanc, dove alloggiarono di nuovo all'Hotel de Londres.
“Neve sul Col du Bonhomme, molta meno rispetto a quando siamo passate 8 giorni fa – abbiamo visto circa 100 contadini ai quali il Re aveva ordinato di riparare le strade – lanciato un sasso sul monumento delle 3 dame inglesi che si sono perse ai piedi del Col du Bonhomme – la Carissima [Anne Lister] ha fatto una lunga chiacchierata con due contadinelle - Ha detto loro che erano in grande spolvero e una molto carina, e le ha elogiate per non essersi sposate– hanno detto che vivevano con i genitori e che producevano mantue – hanno apprezzato l’alta qualità della pelisse della carissima [Anne Lister] e il mio abito."
Dal diario di Ann Walker, 14 luglio 1834, traduzione.
“Snow on Col du Bonhomme considerably less than when we passed just 8 days before – saw nearly 100 peasants who had been ordered out by King to mend the roads – threw a stone on monument to 3 English ladies who were lost at foot Col du Bonhomme – dearest had long conversation with two peasants – told them they were in grande toilette, and one very pretty, praised them for not being married – said they lived with their parents and were mantua makers – remarked the superior make of dearest Pelisse and my habit.” – Dal diario di Ann Walker, 14 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/16]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Arrivate a Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] attorno alle 6 [p.m.] – eravamo nella stanza di fronte a quella che abbiamo occupato la volta precedente – è molto più bella, più spaziosa ed ha un’ottima vista del Monte Bianco – Cenato e andate a letto."
Dal diario di Ann Walker, 15 luglio 1834, traduzione.
“Arrived at Chamouni [Chamonix-Mont-Blanc] about 6 o’clock – had the opposite room to one we occupied before, which is much nicer, more commodious, and has a very good view of Mont Blanc – dined and went to bed.” – Dal diario di Ann Walker, 15 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/17]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Tra il 16 e 20 di luglio, le due donne continuarono ad esplorare le località alpine dell’Alta Savoia: la cascata del Pissevache, Bex, Martigny e Tête Noire.
Da sempre Anne Lister era affascinata dal Monte Bianco: “tutto mi affascina di questo Re delle montagne d’Europa” (everything about this King of Europe mountains interests me, SH:7/ML/E/17/0054) e più volte aveva sperato di raggiungerne la cima. Purtroppo anche stavolta, come nel 1827, a causa del maltempo dovette rinunciare alla sua scalata:
“Ha piovuto tutta la notte e stamattina – Fine dell’ascesa al Monte Bianco."
Dal diario di Anne Lister, 21 luglio 1834, traduzione.
“Rain all last night and this morning – an end of ascending Mont Blanc.” – Dal diario di Anne Lister, 21 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0061]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Anne non era sola nel voler intraprendere questa avventura e, tanto nel diario quanto nelle lettere a sua zia Anne Lister, aveva accennato al desiderio della moglie di seguirla:
“Miss W- [Walker] pensava che intendessi raggiungere la cima del Monte Bianco e sicuramente sarebbe venuta con me."
Dal diario di Anne Lister, 30 giugno 1834, traduzione.
“Lei [Ann] è certa di poter procedere in sella per 30 miglia al giorno su qualsiasi strada; e, se ci fosse stata la possibilità di cavalcare fino alla cima del Monte Bianco, ci sarebbe andata."
Da una lettera di Anne Lister a zia Anne Lister, 1 luglio 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister alla zia Anne Lister del 1 luglio 1834 in cui si legge: "She [Ann] is sure she can ride 30 miles a day over any roads; and, if there was any chance of riding to the top of Mont Blanc, there she would go." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/787.
Le controversie riguardo il confine del Monte Bianco e della sua cima risalgono alla fine del Settecento. Prima della cessione della Savoia alla Francia nel 1860, questo rilievo – con la sua vetta di circa 4808 metri, la più elevata in Europa – si trovava tutta in territorio sabaudo, oggi invece si divide tra la provincia della Valle d'Aosta e quella francese dell’Alta Savoia.
Da lì a poco si sarebbe conclusa la prima parte di questa escursione nel Regno di Sardegna, quando – il 22 luglio – Anne ed Ann avrebbero ancora una volta attraversato il confine svizzero ad Annemasse:
"vû [vu] et sortir / Annemasse le 22 juillet 1834" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato all’uscita
Annemasse, il 22 luglio 1834
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
In una lettera alla zia datata proprio quel giorno Anne si disse molto soddisfatta di questo Grand tour del Monte Bianco e, soprattutto, rallegrata per il miglioramento della salute di Ann Walker:
“Questi diciassette giorni a dorso di mulo, facendo quello che viene chiamato il Grand Tour del Monte Bianco, hanno portato giovamento a entrambe – abbiamo fatto davvero grandi cose – La gente a stento ci crederebbe se glielo raccontassimo."
Da una lettera di Anne Lister ed Ann Walker a zia Anne Lister, 22 luglio 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 22 luglio 1834 in cui si legge: "These seventeen days upon muleback, making what is called the Grand Tour of Mont Blanc, have quite cured us both – we have really done Great things – people would hardly believe us if we told them." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/791.
Raggiunta Ginevra, Anne ed Ann scesero all’Hotel des Bergues, dove restarono fino alla mattina del 26 luglio, quando partirono per Chambéry (allora dominio sabaudo) e Grenoble:
"Vu à Genève 26 Juillet 1834 / Bon pour Chambery / par Autorisation du Lieutenant de Police" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Convalidato a Ginevra, 26 luglio 1834
Valido per Chambery
Autorizzato dal Tenente di Polizia.
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Tra Ginevra e Annecy, per la precisione a Saint-Julien-en-Genevois (una delle quattro frontiere insieme a Seyssel, Laissaud e Les Echelles), il passaporto fu nuovamente convalidato per Chambéry:
"Command de la province de Carouge / Vu Bon pour Chambéry / Saint Julien 26 Juillet 1834" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Commando della provincia di Carouge
Valido per Chambéry
Saint Julien, 26 luglio 1834
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
“Ho mostrato il mio passaporto ai Carabinieri sardi che ci hanno fatto passare subito e molto gentilmente– alle 2.42 [p.m.] a Frabe, secondo il postiglione, e a Feigère [Feigères] (stando a uno dei doganieri e alla mappa) – I doganieri molto gentili– hanno detto che erano obbligati a controllare qualcosa, ma non avrebbero guardato nella carrozza – hanno solo dato una sbirciatina ad uno dei bauli mentre cambiavamo i cavalli, in 12 minuti siamo ripartite."
Dal diario di Anne Lister, 26 luglio 1834, traduzione.
“Shewed my passport to the Sardinian carabineers who immediately and very civilly let us pass – at 2 42/.. at Frabe said the postilion and at Feigère [Feigères] according to 1 of the Douaniers and the map – the douaniers very civil – said they were obliged to examine something, but would not look into the carriage and only just peeped into one of the imperials while we changed horses, and we were off in 12 minutes.” – Dal diario di Anne Lister, 26 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0063]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Quello stesso giorno la nostra comitiva arrivò ad Annecy, nella divisione della Savoia, pertanto rientrando nel Regno di Sardegna:
“All’Hotel Ginevra di Annecy alle 7 [p.m.] – camminato per mezz’ora lungo il bel viale ombreggiato da pioppi e platani lungo l’estremità del lago, poco profonda e ricca di canneti, elegantemente attorniato dalle montagne – cena dalle 7.50 alle 8 ½ nella sala da pranzo comune – All’inizio non c’era nessuno e alla fine giusto 2 gentiluomini – un uomo e una ragazza (con l’arpa e lei cantava) sono venuti da noi durante la cena – mi sono seduta a scrivere nella stanza di A- [Adny] mentre lei si metteva a letto e si è addormentata alle 9 ¾."
Dal diario di Anne Lister, 26 luglio 1834, traduzione.
“Il paesaggio da Ginevra ad Annecy si presenta come un anfiteatro di montagne – ed è estremamente bello e pittoresco – Questa strada viene percorsa raramente dal momento che l'altra per Aix è di circa 2 miglia più breve – All'Hotel Ginevra ad Annecy alle 7 [p.m.]– camminato per 15 minuti lungo la passeggiata ombreggiata dai pioppi su ciascun lato – cena e siamo andate a letto – 2 stanze – La carissima [Anne Lister] è venuta e ha scritto il diario da me finché non mi sono addormentata."
Dal diario di Ann Walker, 26 luglio 1834, traduzione.
“At the hotel de Genève à Annecy at 7 – walked ¼ hour along the handsome poplar and Platanus shaded avenue along the shallow reedy top of the lake finely surrounded by mountains – dinner at 7 50/.. to 8 ½ in the public salle manger but nobody there at 1st and only 2 gentlemen at last – man and girl (harp and she singing) came to us at dinner – sat writing in A-‘s [Adny] room while she got into bed and fell asleep at 9 ¾.” – Dal diario di Anne Lister, 26 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0063]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“The scenery from Geneva to Annecy presents an amphitheatre of mountains. and is beautiful and picturesque in the extreme – this road is seldom travelled the other to Aix being about 2 miles shorter – at Hotel de Genève at Annecy at 7 – walked 15 minutes along the Promenade shaded by poplars and on each side – dinner and went to bed – 2 rooms – dearest came and wrote journal in mine till I was asleep.” – Dal diario di Ann Walker, 26 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/18 & WYC:1525/7/1/5/1/19]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
La mattina di domenica 27 luglio, Anne ed Ann partirono per Chambery – come già detto, capitale del ducato di Savoia dal 1416 al 1563 – dove arrivarono alle 10 di sera, alloggiando al La Parfaite Union:
“Al Parfait Union, in una piazzetta di fronte al duomo di Chambery."
Dal diario di Anne Lister, 27 luglio 1834, trascrizione.
“Si è visto poco della strada per Chambery, dato che era buio durante gran parte del percorso, ed erano le dieci quando siamo arrivate all'appartamento dell’hotel Parfaite Union – Ampio, di buone dimensioni e con letti molto comodi – erano le undici quando ci siamo sedute a cena."
Dal diario di Ann Walker, 27 luglio 1834, traduzione.
“La Parfait Union, in a quiet little square en face de la cathedral Chambery.” – Dal diario di Anne Lister, 27 luglio1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0064]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Saw little of road to Chambery, as it was quite dark most of the way, and ten o’clock when we arrived at Hotel, Parfaite Union apartment – lofty good size and very comfortable beds – 11. when we sat down to supper.” – Dal diario di Ann Walker, 27 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/19]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Situato in rue et place de la Métropole, l’albergo venne descritto da George-Marie Raymond nel 1824 come “grande, molto pulito, situato nel centro della città”. Non lascia nulla a desiderare in termini di servizio per gli stranieri.” (“Cet Hôtel est vaste, très propre, situé au centre de la ville : il ne laisse rien à désirer pour le service des étrangers.” da ‘Notice sur les Charmettes et sur les environs de Chambéry’)
Anne Lister ed Ann Walker fecero di Chambéry la loro casa per qualche giorno, mentre esploravano il dipartimento della Savoia, dove visitarono anche l’Abbazia di Altacomba:
“In 36 minuti e ½ di tragitto e sbarcate a 1.53 [p.m.] a Hautecombe – lago 4 leghe per 1 […] molti forestieri al convento – 10 monaci di San Bernardo o Benedetto [vestiti] in bianco – Siamo andate subito alla chiesa – c’erano diverse persone – un monaco faceva da guida – l’ho trovato molto gentile – la chiesa sarà completata a novembre – tutte le sculture realizzate in pietra di Seyssel (la cava è in Francia, parte del territorio della Savoia, ha spiegato il monaco) sembravano davvero perfettamente imbiancate finché non ci siamo convinte del contrario – I begli affreschi nella chiesa e nel palazzo eseguiti da Vacca di Torino, le sculture molto belle del Cacciatori di Carrara – siamo entrate nel suo atelier – ci ha detto che c'erano 60 laboratori a Carrara – loro stessi avevano una buona quantità di sculture già pronte là – quelle a grandezza naturale ammontano a 3000 franchi ciascuna – la chiesa molto bella, il posto è semplicemente un bell’edificio, ma notevole per i suoi bei soffitti affrescati da Vacca – la vista da una finestra sul lago a sud molto bella – bellissimo lago – le ultime 5 generazioni di Casa Savoia (tranne l'ultimo re Carlo Felice, per suo espresso desiderio) tutte sepolte a Superga [nella Basilica di Superga] a Torino."
Dal diario di Anne Lister, 29 luglio 1834, traduzione.
“Poi al Lago Bourget, che abbiamo attraversato su una barca insieme ad una dama e ad un gentiluomo francesi di Lione e alla loro figlioletta, verso l’abbazia di Hautecombe, dove i Re di Sardegna furono sepolti fino alle ultime cinque generazioni –Tutte le tombe sono in pietra di Seyssel che è bianchissima, ma quel nitore ha più la tonalità dello stucco di Parigi che del marmo – Vi sono quattro grandi quadri, uno molto bello di Cristo nel Tempio e dei Magi, e altri due, uno di Cristo che guarisce i giovani presso la pozza di Bethesda, ho visto anche lì vicino una piccola cappella in mattoni e lo studio dello scultore – così come gli appartamenti per il Re e la Regina."
Dal diario di Ann Walker, 29 luglio 1834, traduzione.
“In 36 minutes ½ way and landed at 1 53/.. at Hautecombe – lake 4 lieues by 1 [...] many strangers at the convent – 10 white monks of Saint Bernard or Benoit – went immediately to the church – several people there – a monk explaining – found him very civil – the church will be done in November – all the sculpture done in Pierre de Seyssel (the quarry in France part of the territory in Savoy said the monk) which looked so exactly as if it has been whitewashed that we thought it was still convinced to the contrary – the fine fresco-paintings in the church and palace done by Vacca of Turin, the sculpture very good by Caracciatori of Carrara – went into his attelier [atelier] – said there were 60 atteliers [ateliers] at Carrara – they themselves had a good deal of sculpture there ready done – the natural size whole length figures 3000 francs each – the church very handsome, the place merely a good house but remarkable for its fine fresco plafonds by Vacca – the view from one windows over the lake to the south very fine – beautiful lake – the last 5 generations of the house of Savoy (except the last king Charles Felix by his especial desire) all buried in the Superga at Turin.” – Dal diario di Anne Lister, 29 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0065].
“Then to Lake Bourget which we crossed in a boat with a French lady and gentleman and their little girl from Lyons, to the Monastery of Hautecombe, where the Sardinia Kings, till the last 5 generations were buried – all the tombs are of Seyssel stone which is quite white, but the whiteness has more the hue of plaster of Paris than of marble – there are four large paintings, one of Xst [Christ] in the Temple and the Magi very good, and two others, one of Xst [Christ] healing the young men at the pool of Bethesda and saw a small brick chapel near, and the sculptor’s studio – as well as the apartments for the King and Queen.” – Dal diario di Ann Walker, 29 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/20].
E così fu che le nostre viaggiatrici fecero anche la conoscenza dello scultore italiano Benedetto Cacciatori. Nato a Carrara nel 1794 da una famiglia di scultori, l’artista lavorò principalmente tra la Lombardia e la Francia. A partire dagli anni venti dell'Ottocento fino al 1834, Cacciatori si occupò di numerosi interventi scultorei nell’Abbazia di Hautecombe (o Altacomba), tra cui il monumento a Carlo Felice di Savoia.
Ritratto di Carlo Felice di Savoia di Francesco Marabotti (1851). Carlo di Savoia (1765-1831) è stato duca di Savoia, Piemonte e Aosta, re di Sardegna.
Le strade dell’artista e di Anne si erano virtualmente già incrociate già anni prima, seppur indirettamente: nel 1827 il Cacciatori si era interessato dei lavori di restauro dell’Arco della Pace di Milano, che Anne Lister visitò proprio quell’anno insieme a Maria e Jane Barlow:
"All’Arco del Sempione - L’imperatore d’Austria sta proseguendo i lavori - ogni giorno ci lavorano 50 operai - molto bello - un insieme in stile corinzio - Alcune cornici e le sculture per il basamento erano state finite al tempo di Napoleone [...] verrà usato tutto, ma il nome verrà cambiato da Napoleone a Francesco I d’Austria!"
Dal diario di viaggio di Anne Lister, 12 agosto 1827, traduzione.
“To the Arc du Simplon – the emperor of Austria is going on with the work – 50 men employed daily – very fine – Corinthian composite – some cornice, and the sculpture for the pediment finished in Napoleons’ time [...] all these to be put up, but the name to be changed from Napoleon to Francois 1er. of Austria!” – Dal diario di viaggio di Anne Lister, 12 agosto 1827, trascrizione, [SH:7/ML/TR/1/0071].
A Chambery Anne ed Ann visitarono anche l’Hotel de Poste – a detta di Anne nuovo e troppo vivace: “ho visto le stanze – c'era un forte odore di carta da parati e intonaco freschi– i letti a 3/. [scellini] – un posto rumoroso e vivace – molto contente di non esserci andate, e abbastanza soddisfatte della Parfaite Union” (saw the rooms – smelt strong of new papering and plastering and beds at 3/. and noisy, bustling place – very glad we were not there, and quite contented with la Parfait Union, Anne Lister, SH:7/ML/E/17/0064), comprarono delle stampe della Savoia dal libraio nella piazza Saint-Léger: “comprato stampe della Savoia” (bought prints of Savoy, Ann Walker, WYC:1525/7/1/5/1/19) e si informarono riguardo il tragitto migliore per raggiungere Aix-Les-Bains: “abbiamo ricevuto consigli e indicazioni su come andare ad Aix” (gained advice and directions about going to Aix, Ann Walker WYC:1525/7/1/5/1/19).
Nel pomeriggio del 28 luglio fecero una passeggiata verso Les Charmettes:
“Dalle 2.10 [p.m.] alle 4 abbiamo camminato verso Les Charmettes dove hanno vissuto Rousseau e Madame de Warnes , e siamo rimaste un po’ lì – Solamente sciocchezze nel Registro dei Visitatori, quindi abbiamo tralasciato di scrivere anche i nostri nomi."
Dal diario di Anne Lister, 28 luglio 1834, traduzione.
“Abbiamo camminato verso Charmette (mangiato delle susine lungo la via), un tempo residenza di Madame de Varens [Warens] e Rousseau; una poltrona letto è tutto ciò che resta della mobilia di Rousseau, un suo ritratto in una delle stanze, una bellissima vista sulla città di Chambery e sulla campagna dall'appartamento di Madame de Varens [Warens], un piccolissimo giardino - Tornate passando dalla Terrazza dove Rousseau passeggiava – Lui era di origini molto umili, si diceva fosse figlio di un orologiaio di Ginevra e che fosse venuto a Charmette per andare a servizio da Madame de Varens [Warens] – Un panorama delizioso scendendo verso la città."
Dal diario di Ann Walker, 28 luglio 1834, traduzione.
“From 2 10/.. to 4 walked to Les Charmettes where Rousseau and Madame de Warens lived, and some time there – nothing but nonsense in the Livre des Etrangers, so declined writing even our names.” – Dal diario di Anne Lister, 28 luglio 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0064].
“Walked to Charmette (by the way eat greengages) formerly the residence of Madame de Varens [Warens], and Rousseau, a bed chair is the only remnant of Rousseau’s furniture, a portrait of him in one of the rooms, a beautiful view of the town of Chambery and the country from Madame de Varens’ [Warens] apartment very small garden – returned by Terrace on which Rousseau used to walk – he was of very low origin, said to be the son of a watchmaker at Geneva, and came to Charmette, to be Madame de Varens [Warens] servant – lovely view in descending to the town.” – Dal diario di Ann Walker, 28 luglio 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/19].
Aperta al pubblico a partire dal 1811 (e a tutt’oggi ancora visitabile), la tenuta di Les Charmettes era di proprietà della nobildonna Françoise-Louise de Warens che tra il 1736 e il 1742 ospitò il filosofo Jean Jacques Rousseau, con il quale intrattenne anche una relazione sentimentale.
Tra i documenti classificati come Miscellanea che abbiamo esaminato presso il West Yorkshire Archive Service di Halifax si trovano anche ben quattro pagine di appunti scritti da Ann Walker sulla città francese. Si tratta di annotazioni che non solo forniscono una breve descrizione storica, geografica e topografica della città, ma anche informazioni su alloggi, librerie, specialità gastronomiche, popolazione ed escursionismo. Sono tutti estratti dal terzo volume dell’opera francese “Guide des voyageurs en Europe, contenant un aperçu statistique de l'Europe et de ses principaux etats” di Heinrich August Ottokar Reichard.
"Chambéry è una città piacevolmente situata sui due piccoli fiumi L’Albano [Albanne] e Laisse [Leysse]; offre aspetti tanto vari quanto i suoi dintorni pittoreschi [...] Popolazione di 12.000 abitanti. Escursioni. – Le alture che circondano Chambéry, composte di pendii, colline e montagne ricoperti di vigneti, frutteti e castagneti, pascoli, boschi di abeti e rocce verso le vette, offrono una diversità di forme e panorami tanto vari quanto straordinari."
Dalle Miscellanea di Anne Lister (Miscellaneous notes made by Anne Lister), 30 luglio 1834, traduzione.
“Chambéry, ville agréablement située sur les deux petites rivières de L’Albano [Albanne] et de la Laisse [Leysse]; elle offre des aspects aussi variés que ses environs des tableaux pittoresques.” – Dalle Miscellanee di Anne Lister (Miscellaneous notes made by Anne Lister), 30 luglio 1834, trascrizione, SH:7/ML/MISC/2/2. West Yorkshire Archive Service, Calderdale.
Prima di lasciare definitivamente Chambery il 2 di agosto con direzione Grenoble, il passaporto venne nuovamente convalidato:
"Vu pour Grenoble / Chambery le 29 Juillet 1834 / Le Commissaire de police / Zanin" – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Valido per Grenoble
Chambery il 29 luglio 1834
Il Commissario di Polizia
Zanin
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Anne ed Ann si concessero anche una breve gita a Les Echelles, dove furono quasi soddisfatte dall’alloggio:
"Arrivate alla nostra locanda a Echelles [Les Échelles] alle 6.20 [p.m.] [...] (2 agosto 1834) molto soddisfatte fino a quando ci hanno presentato il conto – ho detto che era ridicolo che ci venissero addebitati 8/. [scellini] per la nostra camera doppia e le 2 stanze della servitù."
Dal diario di Anne Lister, 1 e 2 agosto 1834, traduzione.
“Alighted at our Inn at Echelles [Les Échelles] at 6 20/.. [...] (2 agosto 1834) very well satisfied till the bill came – and then I said the being charged 8/. a night for our double bedded room and the 2 servants rooms was ridicule.” – Dal diario di Anne Lister, 1 e 2 agosto 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0067]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Qualche mese prima, il 3 febbraio 1834 la città di Les Echelles era stata occupata a seguito di un'invasione della provincia della Savoia intrapresa da piemontesi, polacchi ed anche francesi contro i regimi assoluti.Tuttavia, la rivolta fallì miserabilmente.
Il primo agosto Anne ed Ann varcarono il confine italo-francese entrando nel Regno di Francia per visitare la Grande Chartreuse:
“Arrivate lì all’ 1 [p.m.] – nessuna donna è ammessa nel monastero (cistercense – veste di stoffa bianca – tenuta da un cordone bianco o da una cintura di cuoio – camicia di serge – non è consentita la biancheria)."
Dal diario di Anne Lister, 1 agosto 1834, traduzione.
“Sveglie alle 6 – e abbiamo preso un char-à-banc che ci portasse alle 9 a Pont Saint Laurent, lì per lì non siamo riuscite a ottenere il passaporto quindi abbiamo dovuto aspettare finchè l’uomo non è tornato, questo ci ha ritardate fino alle 9 ½ – Poi partite– una dogana entrando in Francia, hanno svuotato il char-à-banc e volevano perquisirci fino a quando la Carissima [Anne Lister] non ha mostrato il nostro passaporto [...] il tragitto verso la Grand Chartreuse particolarmente bello – alte montagne, i burroni e le gole più belli che abbia mai visto."
Dal diario di Ann Walker, 1 agosto 1834, traduzione.
“Reached it at 1 – no ladies allowed to enter the monastery (Cistertian [Cistercian] – habit of white cloth – confined by white cord or leather belt – a serge shirt – no linen allowed).” – Dal diario di Anne Lister, 1 agosto 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0067]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Up at 6 – and engaged a char, to take us at 9 o’clock to Pont Saint Laurent, at time could not get passport so had to wait for it till man returned, this delayed us till 9 ½ – then off – Douane on entering France, turned out our char and wished to search our persons till dearest shewed our passport [...] ride to Grand Chartreuse particularly fine. high mountains, and ravine and gorge finest I ever saw.” – Dal diario di Ann Walker, 1 agosto 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/21]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Alle 6 e 20 del pomeriggio tornarono a Les Echelles (rientrando, quindi, nel Regno di Sardegna). Il giorno dopo il loro passaporto fu firmato per Grenoble dai Carabinieri Reali della stazione di Aux Marches:
Timbro: Carabinieri Reali Stazione di Aux Marches – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
No. 196
Convalidato a Les Échelle [Les Échelles] il 2 agosto 1834
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Poco fuori dalla città si fermarono ad osservare le Grotte di San Cristoforo (o Grottes des Échelles) dove ancora oggi è visibile l’iscrizione dedicata a Carlo Emanuele II, duca di Savoia:
"Arrivate alle grotte, dall'altra parte del tunnel, alle 11.39 [a.m.] – abbiamo camminato fino alla fine della vecchia strada e siamo tornate in ½ ora – Scendendo, la 1a grotta naturale (a sinistra) è di notevole estensione [...] un laghetto in fondo alla caverna – l’ampia grotta, proprio al di qua dell'iscrizione in onore di Carlo Emanuele e poco più in giù (a destra) ora un corso d'acqua, era la strada originaria lungo la quale la gente si serviva delle scalette per salire e scendere dai dislivelli e da qui il nome del paese vicino Les Echelles [Les Échelles], per via delle scale che vi avevano lasciato."
Dal diario di Anne Lister, 2 agosto 1834, traduzione.
“Alighted at the grotte, on the other side of the tunnel, at 11 39/.. – walked down the bottom of the old road and back in ½ hour – In descending the 1st natural cave (on the left) is of considerable extent [...] a little lake at the far end of the cavern – the large cavern just on this side of the inscription of honour of Charles Emmanuel and a little lower down (right) now the water course, was the original road along which people made use of ladders to get up and down the inequalities and from which the neighbouring town was called Les Echelles [Les Échelles], on account of the ladders being left there.” – Dal diario di Anne Lister, 2 agosto 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0067]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Fatto ritorno all’albergo Parfaite Union di Chambery, dove trascorsero la notte di sabato 2 agosto. Alle 9 della mattina dopo Anne ed Ann partirono finalmente per Grenoble (nel Regno di Francia), mostrando i loro passaporti tra Montmélian e Chapareillan:
"Alle 10.10 [a.m.] una sosta di 4 minuti per far controllare il passaporto ai Carabinieri della frontiera di Sardegna – alle 10.22 mostrato il passaporto alle Dogane Reali di Francia e via di nuovo in un minuto!"
Dal diario di Anne Lister, 3 agosto 1834, traduzione.
“Bellissima campagna, specialmente tutta la valle fino a Bourg Maurice – perquisizione del bagagliaio della carrozza alla Dogana, entrando in Francia, alle ... – ha incominciato a piovere attorno alle 2 [p.m.]."
Dal diario di Ann Walker, 3 agosto 1834, traduzione.
“At 10 10/.. stop 4 minutes to verifier passport by the Carabiniérs on the confines of Sardinia – at 10 22/.. shew passport at the Douanes Royales de France and off again in one minute!” – Dal diario di Anne Lister, 3 agosto 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0068]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“Country beautiful, particularly all the valley down to Bourg Maurice, examination of Boot of carriage by Douane, on entering France, at ... – rain came on about 2 o’clock.” – Dal diario di Ann Walker, 3 agosto 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/22]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Lasciandosi il Regno di Sardegna alle spalle, per l’ultima volta, le viaggiatrici mostrarono il passaporto anche a La Touvet (alla gendarmeria francese) e a Montbonnot-Saint-Martin, per giungere infine a Grenoble nel primo pomeriggio:
"Alle 3.43 [p.m.] abbiamo attraversato il piccolo ingresso della città e mostrato il passaporto – che ci è stato restituito in 2 o 3 minuti – Siamo passate attraverso delle stradine squallide dall'aspetto vecchiotto e siamo scese all'hotel des Ambassadors alle 3.50 – Non è un bell’albergo- ma dispone di 2 camere doppie, abbiamo appena fatto una buona cena (dalle 5.50 alle 7) e stiamo molto bene – ho appena scritto quanto sopra per oggi alle 7.35."
Dal diario di Anne Lister, 3 agosto 1834, traduzione.
“A Grenoble e all’hotel des Ambassadeurs alle 3.30 [p.m.] – appartamenti confortevoli, la pioggia continuava quindi non siamo potute uscire – Cena alle 6 – eccellente e abbondante – ho scritto parte del diario. Andata a letto alle 9 meno 10 minuti – non ho dormito bene, disturbi intestinali alle 5 del mattino."
Dal diario di Ann Walker, 3 agosto 1834, traduzione.
“At 3 43/.. enter the little gate into the town and shew passport – returned to us in 2 or 3 minutes – pass thro’ shabbyish old-looking streets and alighted at the hotel des Ambassadeurs at 3 50/.. – not a handsome looking hotel – but have 2 doubled bedded rooms have just had (from 5 50/.. to 7) a good dinner and are very comfortable – have just written so far of today at 7 35/.. p.m.” – Dal diario di Anne Lister, 3 agosto 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0068]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
“At Grenoble and at les Ambassadeurs Hotel, by 330 comfortable apartments, rain continued so could not go out – dinner at 6 – capital, and abundance. wrote part of journal. went to bed 109 – did not sleep well, bowel complaint at 5 morning.” – Dal diario di Ann Walker, 3 agosto 1834, traduzione, [WYC:1525/7/1/5/1/22]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Di Grenoble, Anne ed Ann diedero opinioni diverse, come si legge nella lettera diretta a zia Anne Lister:
“Mia cara zia, l'ultima volta che Anne ha scritto eravamo appena tornate da Les Echelles [Les Échelles] a Chambery, il giorno dopo siamo arrivate a Grenoble verso le quattro e mezza e abbiamo trascorso due giorni visitando la città e i suoi dintorni, le strade sono molto strette, e la posizione bassa e paludosa, poiché oltre ai fiumi Isere [Isère] e Drac, c'è molta acqua stagnante nei dintorni."
Da una lettera di Ann Walker e Anne Lister a zia Anne Lister, 10 agosto 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 10 agosto 1834 in cui si legge: "My dear Aunt, When Anne last wrote, we had just returned from Les Echelles [Les Échelles] to Chambery, the day following we got to Grenoble about half past four, and spent two days in seeing the town and its environs, the streets are very narrow, and the situation low and marshy, for besides the rivers Isere [Isère] and Drac, there is much stagnant water about it." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/793.
“A- [Adny] non ha fatto onore a Grenoble nel descrivervela – Se avessi fatto dipinto io il quadro, sarebbe stato abbellito in modo più gradevole."
Da una lettera di Ann Walker e Anne Lister a zia Anne Lister, 10 agosto 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 10 agosto 1834 in cui si legge: "A- [Adny] has not flattered Grenoble in her account of it – Had I drawn painted the picture, it would have been coloured more agreeably." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/793.
Il 10 agosto Anne Lister ed Ann Walker arrivarono a Lione, destinazione per cui avevano fatto convalidare il passaporto all'Ufficio Passaporti della Prefettura a Parigi (“Bureau des Passeports Préfecture de Police”) già il 20 giugno:
“Alle 7 ¾ [p.m.] bel panorama su Lione – Abbiamo avuto la torre sulla collina sopra la cattedrale sin quasi dall'uscita da Bron – Scese all'hotel L'Europe alle 8 ¼ – bellissimo appartamento al primo piano – salone e 2 camere padronali (con 3 letti), una sorta di anticamera e le stanze per i domestici al piano superiore per 18/. [scellini] al giorno – cena 4/. [scellini], una colazione a testa 2/. [scellini] idem per i domestici a 4/. [scellini] a testa al giorno – senza alcuna contrattazione – sedute davanti alla nostra buona cena dalle 8 e ¾ fino a dopo le 10 – molto comode."
Dal diario di Anne Lister, 10 agosto 1834, traduzione.
“At 7 ¾ fine view down upon Lyons – had the tower upon the hill above the cathedral almost from leaving Bron – alight at the hotel l’Europe at 8 ¼ – very good handsome apartment au 1er – salon and 2 chambers de maitre (with 3 beds) a sort of anteroom and servants rooms upstairs for 18/. a day – dinner 4/. a head breakfast 2/. ditto servants at 4/. a day each – without any bargaining – seated at our good dinner at 8 ¾ to after 10 – very comfortable.” – Dal diario di Anne Lister, 10 agosto 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0071]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Proprio quel giorno – dall’Hotel de l’Europe – Anne ed Ann indirizzarono la loro lettera congiunta a zia Anne Lister, a Shibden Hall, sia per darle un resoconto dettagliato del progresso del viaggio, sia per aggiornarla riguardo i loro prossimi spostamenti:
“Ora cominciamo a renderci conto che ci stiamo avvicinando sempre di più a Voi, e ne parliamo molto di come vi troveremo tutti, e di cosa penserete di noi, vogliamo che ciò avvenga nel migliore dei modi, e pensiamo che il malcontento e i pregiudizi delle persone riguardo il nostro viaggio all’estero dovranno cadere davanti all’evidenza del nostro miglioramento di salute. Ho scritto a mia zia Walker poco prima di lasciare Ginevra, e scriverò un'altra lettera quando arriveremo a Parigi, così potrò dirle qualcosa in più sul nostro arrivo a casa."
Da una lettera di Ann Walker e Anne Lister a zia Anne Lister, 10 agosto 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 10 agosto 1834 in cui si legge: "We now begin to feel as if we were getting much nearer to you, and talk very much about it, how we shall find you all, and how you will think us looking, we intend that it shall be in our best fashion, and that people’s bad humours and prejudices about our coming abroad, shall be compelled to yield acknowledgment to our improved health. I wrote to my Aunt Walker just before we left Geneva, and shall write one more letter when we get to Paris, as I can then tell her something more about our being at home." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/793.
“Ritorneremo via Calais – Una volta a Londra, saremo molto impazienti di finire il nostro viaggio – Scriverò, giusto poche righe, sia da lì che da Parigi – ma, tra una cosa o l’altra, sono davvero molto occupata."
Da una lettera di Ann Walker e Anne Lister a zia Anne Lister, 10 agosto 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 10 agosto 1834 in cui si legge: "We shall return by Calais – once in London, we shall be very impatient to finish our journey – I will write, if but a few lines, both from there and Paris – but, with one thing or other, I am really very busy." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/793.
Seppur Lione fosse una bella città (a beautiful city), Anne ed Ann sentivano la sua collocazione troppo soffocante, specie se paragonata alla Shibden Valley che sentivano oramai a portata, perciò ripartirono il giorno successivo:
“Sicuramente l’aria di montagna ci ha fatto molto bene – questa è una bella città, ma né A- [Adny] né io vorremmo viverci – non amiamo stare troppo vicine ai fiumi o troppo a lungo nei fondovalle – Shibden non è così in basso e ci ritorneremo con piacere."
Da una lettera di Ann Walker e Anne Lister a zia Anne Lister, 10 agosto 1834, traduzione.
Giunte a Parigi il 21 di agosto, Anne Lister si interessò di avere il permesso di transito verso Calais:
Permesso di transito verso Calais – dettaglio del passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/775.
Valido per Calais, senza domestici
Parigi il 22 agosto 1834
Presso la Prefettura di Polizia
Il capo della Dogana
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Vu Pour Calais, sans Domestique
Paris le 22 Août 1834
P. [Près] le Préfet de Police
Le chef de Douane
Dal passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834, traduzione.
Epilogo
Tre giorni dopo, il 24 agosto 1834, Anne ed Ann lasciarono la capitale francese viaggiando per due notti di seguito. Alle 5 e 25 del 26 arrivarono a Calais dove subito si imbarcarono per Dover: “Arrivate a terra con una barchetta, e allo Ship Inn di Dover alle 9.40 [a.m.]” (Land from small boat, and at the Ship Inn, Dover, at 9 40/.., Anne Lister, SH:7/ML/E/17/0079).
“Entrate a Calais, e da Quillacq alle 5.30 [a.m.] – abbiamo saputo che il traghetto inglese sarebbe partito per Dover alle 6 – colazione, a bordo, e levata l'ancora alle 6.30 con vento e mare a nostro favore – poco dopo ho visto le scogliere di Dover [...] allo Ship Hotel alle 9.35 – non sono stata affatto nauseata – Eugenie ha detto che stava ancora molto male – George ha comprato le candele per la carrozza, scritto il diario."
Dal diario di Ann Walker, 26 agosto 1834, traduzione.
“Entered Calais and at Quillacq’s at 530 heard English packet would start for Dover at 6 – breakfasted, on board, and weighed anchor at 630 wind and sea in our favour. soon saw Dover cliffs [...] at Ship Hotel at 2510 – not having been at all sick – Eugenie said she was still very poorly – George bought wax lights for carriage wrote journal.” – Dal diario di Ann Walker, 26 agosto 1834, trascrizione, [WYC:1525/7/1/5/1/31]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Da Dover percorsero lo stesso tragitto dell’andata fino a Londra, e da lì dritto per Shibden Hall. Dopo due mesi e 28 giorni, il 30 agosto Anne Lister era tornata a casa, questa volta insieme a sua moglie Ann Walker:
“A Shibden alle 8.55 [p.m.] – Un muro costruito tra il giardino e l'estremità nord della casa – Seccata per questo – tutti abbastanza bene – ho visto mia zia – tè fino alle 11.40."
Dal diario di Anne Lister, 30 agosto 1834, traduzione.
“At Shibden at 8 55/.. – wall built up between garden and north end of the house – vexed about it – all pretty well – saw my aunt – tea till 11 40/..” – Dal diario di Anne Lister, 30 agosto 1834, trascrizione, [SH:7/ML/E/17/0080]. Image courtesy of West Yorkshire Archive Service.
Il lungo e avventuroso viaggio aveva giovato alla salute di entrambe le viaggiatrici:
“Penso di potervi alquanto rassicurare, che non avete ragione di essere in pensiero ora per la salute di Anne, credo di poter dire che sta abbastanza bene, sicuramente meglio di come io l’abbia mai vista in Inghilterra."
Da una lettera di Anne Lister ed Ann Walker a zia Anne Lister, 22 luglio 1834, traduzione.
“La salute di Adney è migliorata di giorno in giorno; e non potete immaginare che piacevole piccola viaggiatrice lei sia - sempre contenta - sta sempre bene."
Da una lettera di Anne Lister ed Ann Walker a zia Anne Lister, 22 luglio 1834, traduzione.
Benché Anne ed Ann non arrivarono a fare il Grand Tour italiano completo, come tanto avevano sperato, insieme ebbero ugualmente occasione di scoprire un pezzettino della nostra terra e della nostra storia.
“In effetti, abbiamo fatto quasi il doppio di quanto fanno i viaggiatori solitamente."
Da una lettera di Anne Lister e Ann Walker, 22 luglio 1834, traduzione.
La lettera di Anne Lister ed Ann Walker alla zia Anne Lister del 22 luglio 1834 in cui si legge: "In fact, we did nearly twice as much as travellers usually do." – West Yorkshire Archive Service, Calderdale, SH:7/ML/791.
Cronologia del passaporto
7 giugno 1834: Passaporto rilasciato dal Ministero degli Esteri a Londra.
14 giugno 1834: Visto per Calais.
19 giugno 1834: Parigi, per il continente.
20 giugno 1834: Visto da Ginevra per Dijon o Lione.
21 giugno 1834: Parigi, timbro cancelleria.
21 giugno 1834: Confederazione svizzera.
22 giugno 1834: Visto all’Ambasciata di Sardegna.
22 giugno 1834: Visto per il Regno Lombardo Veneto.
30 giugno 1834: Visto a Le Grand-Saconnex, in Svizzera.
1 luglio 1834: Convalida a Ginevra per Chamonix dal Console sardo.
5 luglio 1834: Annemasse per Bonneville (entrambe nel Regno di Sardegna).
10 luglio 1834: Saint-Oyen, timbro dei Carabinieri Reali di Sardegna.
22 luglio 1834: Uscita da Annemasse.
26 luglio 1834: Ginevra per Chambéry (Regno di Sardegna).
26 luglio 1836: Per Chambéry da Saint Julien.
29 luglio 1834: Convalidato a Chambéry per Grenoble (Regno di Francia).
2 agosto 1834: Convalidato a Les Échelles, timbro dei Carabinieri Reali Stazione di Aux Marches (Regno di Sardegna).
22 agosto 1834: Visto per Calais senza domestici datato Parigi.
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Come citare questo articolo
Francesca Raia, Lucia Falzari, Irene Trotta, 2024. “Il Passaporto di Anne Lister & Ann Walker”, Anne Lister Italia (consultato il giorno mese anno)
Fonti:
Passaporto di Anne Lister ed Ann Walker, 7 giugno 1834. LISTER FAMILY OF SHIBDEN HALL, FAMILY AND ESTATE RECORDS, INCLUDING RECORDS OF ANNE LISTER, DIARIST, (SH:7/ML/775-776), West Yorkshire Archive Service, Calderdale, Inghilterra, Regno Unito.
Lettera di Anne Lister, Ginevra, a zia Anne Lister, Shibden Hall, 1 luglio 1834. LISTER FAMILY OF SHIBDEN HALL, FAMILY AND ESTATE RECORDS, INCLUDING RECORDS OF ANNE LISTER, DIARIST, (SH:7/ML/787), West Yorkshire Archive Service, Calderdale, Inghilterra, Regno Unito.
Lettera di Anne Lister, Ginevra, a zia Anne Lister, Shibden Hall, 22 luglio 1834. LISTER FAMILY OF SHIBDEN HALL, FAMILY AND ESTATE RECORDS, INCLUDING RECORDS OF ANNE LISTER, DIARIST, (SH:7/ML/791), West Yorkshire Archive Service, Calderdale, Inghilterra, Regno Unito.
Lettera congiunta di Ann Walker e Anne Lister, Lione, a zia Anne Lister, Shibden Hall, 10 agosto 1834. LISTER FAMILY OF SHIBDEN HALL, FAMILY AND ESTATE RECORDS, INCLUDING RECORDS OF ANNE LISTER, DIARIST, (SH:7/ML/793), West Yorkshire Archive Service, Calderdale, Inghilterra, Regno Unito.
Miscellanee di Anne Lister, 30 luglio 1834. LISTER FAMILY OF SHIBDEN HALL, FAMILY AND ESTATE RECORDS, INCLUDING RECORDS OF ANNE LISTER, DIARIST, (SH:7/ML/MISC/2/2 in SH:7/ML/MISC/2), West Yorkshire Archive Service, Calderdale, Inghilterra, Regno Unito.
A letter by Anne Lister and Ann Walker 1st August, 1834, Calderdale Museums, https://museums.calderdale.gov.uk/whats-on/online-exhibitions/letter-anne-lister-and-ann-walker-1st-august-1834 (accesso 1-12-2023)
Alexander Emanuel Rüfenacht, Dizionario Storico della Svizzera, https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/029831/2010-11-18/ (accesso 6-12-2023).
Almanach Royal et National, 1834. Google Books.
Anceschi A., Storia dei confini d’Italia. Il confine occidentale: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Sardegna, Nizza, Savoia. Edizione del Capricorno, Torino. 2021.
Batcheller W., A new Dover guide including a concise sketch of the ancient & modern history of the town and castle, ... and a short description of the neighbouring villages, 1845. Google Books